ESCLUSIVA – N. Misuraca: “Per questo momento delicato ho una sola parola, speranza”

All'interno l'intervista e la canzone dell'artista napoletano

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Tutto il mondo è in piena battaglia per sconfiggere la pandemia chiamata Coronavirus e ci si augura di uscirne quanto prima. Tutte le persone, ma anche chi lavora nel ramo musicale come Nando Misuraca si prodiga per dare il proprio contributo. Il noto artista napoletano è stato intervistato dal nostro giornale web ilnapolionline.com.

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In questo momento dove tutto il mondo sta combattendo la pandemia Coronavirus, tu come passi le tue giornate in casa? “E’ chiaro che non è facile per me, visto che lavoro nel ramo della musica, però cerco di far passare il tempo in casa. Coltivo degli hobbies, come il bricolage, ma comunque continuo a lavorare, anche se nel mio studio della casa, per la casa discografica Suono libero music, che si trova nei pressi del Vomero”.

Purtroppo in un momento così delicato per il nostro paese, ci sono ancora tante persone che stanno per strada, non importandosene della pandemia. Cosa ti senti di dire? “Non uso giri di parole, li definisco stupidi e incoscienti. Io che abito a Via Epomeo, vedo ancora molta gente per strada, come se nulla fosse. Purtroppo non si rendono conto queste persone che se si comportano così, la pandemia Covid-19, potrebbe proseguire e difficilmente si potrà tornare alla vita di prima. Il mio consiglio è di restare a casa, perché se rispettiamo le norme, si tornerà quanto prima alla vita di tutti i giorni, altrimenti sarà dura per ancora molti mesi”.

So che di recente hai inciso una canzone che riguarda questo momento difficile del nostro paese. Ce ne vorresti parlare? “Allora la canzone di chiama Kebrat e si parla in generale di due temi l’immigrazione e della speranza. Io la intendo in vari aspetti, come quello economico, di tornare quanto prima alla vita di tutti i giorni e poter di nuovo stare con amici e parenti. Il mio è un messaggio per ritornare ad una vita normale e mi auguro che questo possa accadere quanto prima. Ovviamente faccio un plauso ai medici, gli infermieri e a tutte quelle persone che si stanno prodigando per salvare la vita delle persone e perciò gli dico grazie.La canzone Kebrat racconta una storia vera di un’immigrata eritrea salvata a Lampedusa nel 2013. Il protagonista è Pietro Bartolo, medico di Lampedusa ed oggi eurodeputato. La canzone, arrangiata dallo stesso autore, ha ricevuto il patrocinio morale del comune di Napoli. Nel videoclip sono presenti alcuni attivisti per i diritti degli immigrati come Ndemba Dieng (Comunità Slow food AfricaNa) , Fatou Diako (Hamef) ed il rapper Assane Babou”.

Ecco il link della canzone di Nando Misuraca

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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