Mattia Grassani (avv. Napoli): “La squadra pronta a giocare anche a Luglio. Deroghe sui contratti? Vedremo”

Il legale del Napoli tra campionato e regolamenti vari

0

Il mondo del calcio sta navigando a vista, la pandemia da Covid-19 ha bloccato tutta l’Italia e buona parte dell’Europa. Il legale del calcio Napoli Mattia Grassani, attraverso Tmw, ha detto la sua sul club azzurro e su altre tematiche. “Il campionato? La squadra è pronta a scendere in campo a Luglio, così da azzerare il tutto in piena estate e ricominciare il tutto la prossima stagione. Le deroghe rappresentano un passaggio obbligato, il tema è molto complesso e non riguarda soltanto la FIGC e le leghe. Coinvolge tutte le associazioni di categorie, i sindacati sportivi, ma anche l’Inps e l’Inai per quanto riguarda i versamenti previdenziali. Il problema va risolto già ad aprile e maggio. Un sistema lungimirante che abbia preso coscienza di questo sforamento deve interrogarsi già adesso sugli scenari. Bisogna raggiungere un protocollo d’intesa con l’assenso di tutte le parti in causa. Non possiamo ridurci all’ultimo giorno o magari tentare di risolvere la questione il 30 giugno. Oltre alla conclusione fisiologica dei campionati entro il 30 giugno, dobbiamo preparare anche un piano B. Se si riparte, è giusto farlo senza lasciare un’opera incompiuta. Necessaria una stabilità contrattuale di tesseramento. Se ci sono giocatori in scadenza e hanno già sottoscritto un contratto con un altro club potrebbero in linea teorica rifiutarsi di scendere in campo dopo il 30 giugno. Ricordiamoci che attorno al calcio ruota una vera e propria galassia. Mi riferisco a medici, massaggiatori, team manager che naturalmente vanno tutelati, qualora si giocasse a luglio. Siamo sempre nel campo delle ipotesi perché speriamo che l’emergenza Covid-19 possa migliorare nelle prossime settimane. Una decurtazione sarebbe doverosa. Ogni club sta subendo dei danni economici di un certo rilievo. I calciatori devono prendere in considerazione n el periodo in cui non si sono allenati o che non hanno giocato di rinunciare alla retribuzione. Sicuramente ci sono i contratti, ma se non recito su un palcoscenico oppure se non canto non posso pretendere nulla. Sono fermi pure gli allenamenti quasi certamente fino al 4 aprile”.

Factory della Comunicazione

La Redazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.