ESCLUSIVA – R. Napolitano (ag. Fifa): “Medici e infermieri, i veri eroi del nostro paese. Il calcio ad oggi è in alto mare”

All'interno l'intervista all'agente Fifa

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Il calcio in questo momento è fermo, come tutto il mondo è con il fiato sospeso per capire come regolarsi e sconfiggere il Coronavirus. Una partita tra le più difficili, ma c’è la determinazione nel volerla vincere a tutti i costo. Anche gli agenti Fifa, come ad esempio Riccardo Napolitano, navigano a vista, in attesa di poter agire per i propri assistiti. Ilnapolionline.com lo ha intervistato spaziando su più argomenti.

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Tu vivi a Milano, una delle città più a rischio contagio Coronavirus. Personalmente che ti senti di dire a tutti i cittadini italiani? “Purtroppo si sta vivendo come in un film di fantascienza, città deserte  e tantissime persone contagiate dal virus che è davvero terribile. Vorrei fare un plauso agli infermieri, ai medici che stanno facendo un lavoro incredibile, tra mille difficoltà strutturali e non solo. Perciò il mio consiglio è di restare a casa finchè tutto ciò non sarà passato”.

Purtroppo invece ancora molte persone non hanno recepito il pericolo della pandemia. Tanti per strada al di là delle norme. Cosa vuoi dire nei loro confronti? “Purtroppo a queste persone mi comporterei in maniera drastica, visto che è un pericolo questo virus, che entra nei polmoni e ti porta in un coma farmacologico, io sarei per l’arresto. Sono incoscienti chi si comporta così, rischi di mettere a repentaglio la salute sua, delle persone e porti gli ospedali al collasso. Faccio un esempio, se in una struttura ci sono solo 100 persone, allora le puoi salvare, mentre dovessero esserne mille, 900 purtroppo morirebbero e solo 100 sopravvivrebbero. Più gente rispetta le regole stabilite dal governo di Giuseppe Conte e prima ne possiamo uscire, altrimenti saranno altre settimane delicate“.

Per quanto riguarda il calcio si stanno fissando le date per il rientro a livello agonistico. Tu che idea ti sei fatto? “In questi giorni ho parlato con diversi addetti ai lavori e credimi che stanno in molti in pieno alto mare. Ad oggi si fanno solo supposizioni, auspicare di poter tornare in campo quanto prima, ma nessuna certezza. Lotito vorrebbe già che la Lazio si possa allenare nei prossimi giorni, massima stima verso di lui, ma sarebbe una scelta poco saggia. In generale c’è da essere prudenti, aspettare anche che molti calciatori guariscono dalla positività o che escano dalla quarantena, senza contare che ci dovrà essere il parere positivo dei medici sportivi. In questo momento  tutti noi vorremmo tornare a vivere le partite come lo facevamo prima, ma prima c’è da pensare alla salute delle persone e gli stessi atleti e poi si potrà tornare a vedere il calcio come un tempo”.

Chi come te fa l’agente Fifa o il procuratore, come si sta regolando con i rispettivi assistiti in un momento così delicato? “I contatti restano tra le parti, così con i rispettivi club, ma è chiaro che si sta vivendo il tutto in maniera anomala. Puoi agire fino ad un certo punto, visto le restrizioni evidenti da questa pandemia del Covid-19. Senza dimenticare che in caso di prolungamento del campionato e terminare a Luglio, ci sono diversi contratti a termine fino a Giugno, ci sarebbe da attendere una proroga da parte della Fifa. Si naviga a vista, anche perché molti club sono messi male economicamente, oppure vedi il Lione che è stato costretto a licenziare i suoi giocatori. Infine un altro aspetto chi è quotato in borsa ha perso già 34 miliardi di euro, perciò è un momento delicato per tutti, anche noi agenti attendiamo sviluppi in merito”.

Infine ti vorrei chiedere del Napoli e del mercato che verrà. In attesa che il tutto si sia definitivamente calmato, come si regolerà il club azzurro tra entrate e uscite? “Da quello che mi risulta so che i dirigenti del Napoli stanno in alto mare, perché ovviamente con il campionato fermo, senza sapere quando si potrà ricominciare e poi terminare, programmare il futuro è davvero difficile. Per esempio ci sono diversi rinnovi da risolvere con scadenza nel 2020, quindi se si gioca a Luglio sarebbe un problema, attendendo deroghe dall’Uefa. Anche per il mercato in entrata c’è da attendere, non sai come regolarti e sulle varie operazioni da effettuare come ad esempio su Boga. Ora come ora conta che la salute sia in cima ai pensieri di tutti, poi come ho detto prima, si potrà tornare a vivere il calcio con più spensieratezza e più forti di prima”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

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