La lunga notte azzurra in cui nessuno chiude occhio

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Una lunga notte per dirsi tutto ciò che si dovevano dire, poi l’allenamento, quindi la separazione. Se ciò basterà a sarà bastato per la famosa “scossa” lo sapremo in questi giorni. Fato sta che a mezzogiorno di ieri il ritiro si è sciolto: la squadra si ritroverà questa mattina a Castel Volturno e vi resterà per la notte, vigilia di Coppa Italia. Rino Gattuso si è fatto carico di tutto, anche di quello che non gli compete. Perché lui è fatto così. Fino alle 4 nella hall nel quartiere generale sul litorale domizio a parlare con i giocatori, ad ascoltarli, a strigliarli. Una squadra che, dopo il 2-0 rimediato dalla Fiorentina, di andare a dormire non ne aveva alcuna voglia. E lui ha ripetuto quello che aveva già detto nello spogliatoio, dove la sua voce si era sentita ovunque nel ventre del San Paolo. Un discorso duro, significativo, in cui la squadra veniva messa spalle al muro e che aveva spinto Lorenzo Insigne, ancora in accappatoio, dopo una fugace riunione con il resto dei compagni, a chiedere di passare la notte assieme. Ma non per dormire, perché dopo figuracce di questo tipo, nessuno aveva voglia di chiudere occhio.

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Il Mattino

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