L’Avellino ha fatto la festa in anticipo: è stato prosciolto

0

L’Avellino difesa dall’Avv. Chiacchio  tira il fiato e può festeggiare il Santo Natale.

Factory della Comunicazione

La società irpina è stata prosciolta dal Tribunale Federale Nazionale, sezione Disciplinare, presieduta dal presidente Cesare Mastrocola.

Sul banco degli imputati anche Luigi Carbone all’epoca dei fatti (nella passata stagione) direttore operativo di fatto della società Calcio Avellino e nell’attuale stagione formalmente inserito con la medesima carica nell’organigramma dell’US Avellino 1912.

L’ACCUSA. In una denuncia inviata in Federcalcio, il dirigente biancoverde veniva accusato di essere un assiduo frequentatore di una sala di scommesse. La Procura federale tempestivamente ha svolto le necessarie indagini raccogliendo informazioni dalle persone a conoscenza dei fatti, nonché ascoltato lo stesso Carbone. Lo scorso 4 dicembre ha deferito al Tribunale Federale Luigi Carbone e l’Avellino a cui contestava la violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità (artt. 2, commi 1 e 2, 4 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva-FIGC), stante la frequentazione di sale e agenzie di scommesse, dove era possibile effettuare giocate su tutti i campionati nazionali ed esteri, che era ritenuta dimostrata e che costituiva di per sé condotta antiregolamentare del deferito.

LA DIFESA DEL CLUB. Il club irpino ha affidato la sua difesa lo scorso 18 dicembre all’avvocato Eduardo Chiacchio che ha assemblato una task force giuridica (Giampaolo Calò e Michele Cozzone) per difendere la società biancoverde davanti al TFN con una memoria difensiva articolata e ieri con un intervento in aula. «Sono state recepite le due argomentazioni sviluppate nelle memorie difensivesottolinea l’avvocato Chiacchio -, la prima riguardante la carenza probatoria delle contestazioni addebitate al Carbone, la seconda sulla nuova formulazione della responsabilità oggettiva per la quale non può essere condannata una società laddove non venga provato un legame tra attività privata di un tesserato e lo stesso club come nel caso in questione».  
Il tribunale ha accolto in pieno le tesi della difesa e in Camera di Consiglio, ha rigettato il deferimento nei confronti di Luigi Carbone e della società, prosciogliendo entrambi da ogni incolpazione. L’Avellino fa festa per lo scampato pericolo, ma attenzione è tutta la giustizia sportiva italiana a entrare in una nuova era giuridica, poiché questo processo va agli atti come un capolsaldo in tema di responsabilità oggettiva.  Fonte: C ds

 

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.