Troppi cambi di modulo e ruolo per i giocatori di Ancelotti

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Troppi cambi di modulo e di ruoli: Ancelotti è partito con l’idea di dare una duttilità tattica alla squadra e cioè la capacità di cambiare fisionomia nel corso di una partita o da un match all’altro in base alle caratteristiche degli avversari. Invece il Napoli ha finito con il perdere la sua identità e di andare in confusione come contro il Bologna. Una partita che è stata sotto molto aspetti simile a quella precedente contro il Genoa al San Paolo. Il Napoli ha cominciato con il 4-2-3-1 contro Fiorentina e Juventus, poi Ancelotti, tenendo conto dei sette gol subiti nelle prime due partite, è passato al 4-4-2, il modulo scelto nella passata stagione, dopo la pesante sconfitta contro la Sampdoria alla terza giornata di campionato, al posto del 4-3-3 utilizzato da Sarri negli anni precedenti. Il 4-3-3 che Ancelotti ha scelto quest’anno nella trasferta di Torino contro i granata di Mazzarri e domenica sera contro il Bologna. Insigne è stato tra quelli che ha cambiato ruolo giocando da seconda punta o da esterno del tridente. I due spostati più volte di posizione sono stati Zielinski e Fabian Ruiz, proposti sia da centrali di centrocampo che da esterni. In difesa i jolly sono stati Maksimovic impiegato da centrale e da terzino destro. E Di Lorenzo, schierato a destra e sinistra e a Liverpool da esterno alto a destra.

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Fonte: Il Mattino

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