Il turnover ancelottiano rende tutti i calciatori utili alla causa

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LE ROTAZIONI

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Su quella che è la formazione con più minuti, Ancelotti ha innestato l’inevitabile turnover. Dopo i primi 10 impegni stagionali, ci sono quattro cambi in media in ogni formazione schierata. Se il minimo dei cambi è stato registrato tra Fiorentina e Juventus ( un solo giocatore sostituito), la vera rivoluzione è stata effettuata dopo il match con il Liverpool, nell’impegno di Lecce che ha visto ben 8 calciatori cambiati rispetto alla formazione schierata nel dispendioso impegno contro i Reds. Hirving Lozano, assente contro il Verona per l’infortunio rimediato con il Messico, è l’uomo più utilizzato nelle rotazioni con i suoi 412 minuti disputati, sintomo del desiderio di Ancelotti di integrare l’ex PSV nel più breve tempo possibile all’interno anche di un potenziale undici-base. Se il baby Gaetano ed il terzo portiere Karnezis non hanno, finora, trovato spazio, c’è una truppa di sei calciatori (Maksimovic, Ghoulam, Llorente, Elmas, Milik e Malcuit) che naviga tra i 230 ed i 300 minuti: coloro i quali non garantiscono ad Ancelotti il rendimento di coloro che tendono ad esser titolari, anche per infortuni, problemi fisici e questioni tattiche irrisolte.

Fonte: Il Mattino

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