Retroscena Bruscolotti: “Fu un allenatore a silurarmi e non vidi più la nazionale”

0

Dalla lunga intervista rilasciata da Bruscolotti a Il Mattino (Clicca qui per edizione integrale)

Factory della Comunicazione

Niente meritocrazia per entrare nel giro delle nazionali?
«Nel mio caso, assolutamente no. Avrei meritato la maglia azzurra, l’ho soltanto sfiorata».
Quarant’anni dopo, ecco il retroscena svelato da Bruscolotti.
«Venni convocato nell’under 23 allenata da Bearzot, era l’anticamera della Nazionale. Due volte, la prima in panchina, la seconda in tribuna. Avvicinai Bearzot con garbo e gli parlai: mister, io riserva e gente meno forte di me in campo? Non mi chiamarono più».
Non fu l’unico episodio, però.
«Bernardini ct non aveva in simpatia il Napoli di Vinicio, che faceva parlare tutta l’Italia. Una chiamata per uno stage, poi più niente. In quegli anni andavano di moda i blocchi e quindi la Nazionale era un discorso per juventini, interisti e milanisti».
È stata la delusione più grande della carriera?
«Si perché ci stava in quegli anni convocare Bruscolotti, se penso che al mio posto chiamavano Spinosi, Morini, Bellugi. Niente di personale ma non sono mai stato inferiore a nessuno. Nell’82 sembrava fatta, dicevano che almeno nei quaranta ci sarebbe stato finalmente spazio per me. Poco male, alla fine preferirono il diciottenne Bergomi».
Morale della favola, fu pagato a caro prezzo lo scarso peso politico del club.
«Sì, proprio così».

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.