ECA – Napoli/Inter: prima la politica, poi il campo. Ampi consensi per De Laurentiis

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Il primo incrocio stagionale tra Napoli e Inter è previsto a inizio 2020 al San Paolo. Se il 4 o 5 gennaio sarà chiaro dopo che saranno decisi gli anticipi e i posticipi post Natale. Un antipasto della sfida tra azzurri e nerazzurri però è in programma nell’assemblea generale dell’Eca: iniziata oggi a Ginevra e domani sono in programma le elezioni del nuovo Executive Board. In corsa per il posto destinato alle squadre italiane nel consiglio d’amministrazione dell’European Club Association ci sono il numero uno del Napoli Aurelio De Laurentiis e quello dell’Inter Steven Zhang.

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L’attuale board dell’Eca, composto da 11 membri eletti più i 4 rappresentati dell’Eca nell’Uefa Professional Football Strategy Council (Pedro Lo?pez Jime?nez del Real Madrid, Rau?l Sanllehi? dell’Arsenal, Edwin Van der Sar dell’Ajax e Peter Lawwell del Celtic), ha terminato il suo mandato che era iniziato nel settembre 2017, quando era stato eletto Andrea Agnelli come presidente al posto del dimissionario Karl-Heinz Rummenigge. Domani mattina sono in programma le elezioni dei nuovi componenti che rimarranno in carica fino al 2023. De Laurentiis e Zhang sembrano orientati ad avanzare entrambi la loro candidatura e a dare quindi il là a un vero e proprio derby italiano, anche se non è da escludere che prima di andare al voto, per dare un segnale di unità come movimento calcistico tricolore, possa esserci un accordo tra i nostri rappresentanti e chissà una sola candidatura.

Il patron del Napoli nell’ultimo biennio ha conquistato consensi a livello europeo in qualità di “chairman” del Marketing and Communication Working Group che si è occupato di strategie commerciali e di comunicazione dell’Eca. Le sue idee, spesso innovative e fuori dagli schemi, hanno dato il via a interessanti dibattiti e sono state spesso ascoltate. Il numero uno dell’Inter sta invece recitando un ruolo sempre più importante nel panorama calcistico internazionale e, dopo essere stato importante per l’assegnazione delle Olimpiadi 2026 a Milano e Cortina (ha convinto i membri cinesi del Cio), adesso punta a entrare nel Board dell’associazione che raggruppa 246 club europei (in agosto sono aumentati di 14 rispetto ai 232 al 2018-19).Fonte: CdS

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