Non solo KK nel libro di Mazzoleni, ma anche Pandev, Mazzarri e Zuniga

Mazzoleni, la «regola 18» del buonsenso tradita con altri azzurri

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 L’arbitro non è uno degli attori della partita, è quello che deve decidere come giudicarla, che fa applicare le regole e che garantisce il rispetto». Mazzoleni non si aspettava tutto quel clamore, anche perché prima della partita era stato investito durante gli scontri tra tifosi Daniele Berlardinelli, ultrà varesino poi morto. Di Koulibaly, ricorda l’ex arbitro, parlò anche con gli amici napoletani titolari di una pizzeria a Bergamo. «Tifosissimi del Napoli, mi raccontano che erano anche loro a San Siro e sono stupiti del fatto che si parli più di Koulibaly che dell’uomo che è morto. Mazzo, dicono che avresti dovuto sospendere la partita. Ma tre settimane fa, qui a Bergamo, cosa avrebbero dovuto fare?. Purtroppo il razzismo è un problema serio, ragazzi».
Nel libro si ricorda un’altra gara del Napoli che suscitò polemiche: la finale di Supercoppa 2012 contro la Juventus a Pechino. Le espulsioni di Pandev e Zuniga, un rigore dubbio concesso ai bianconeri, la sconfitta che spinse gli azzurri a disertare la premiazione. «A un certo punto sento uno dei miei assistenti gridare nell’auricolare. «Insulto, insulto!». Mi giro e vedo Stefani con la bandierina alzata. Indica Pandev. Io non posso far altro che estrarre il cartellino rosso. Dopo Pandev mando negli spogliatoi anche Zuniga per un fallo di reazione e poi allontano anche Mazzarri per proteste. Le squadre vanno ai supplementari. Alla fine vince la Juventus per 4-2. Il Napoli non si presenta alla premiazione. So già che questa diventerà una bufera. In albergo analizzo la partita fotogramma per fotogramma, riavvolgo il nastro nella mia testa. L’espulsione di Zuniga: da regolamento. Il rigore alla Juve: solare. L’unico episodio su cui si può discutere è il rosso a Pandev. Mi chiedo se avrei fatto meglio a far finta di non sentire, ma non potevo giudicare pensando alle conseguenze della nostra decisione, a quello che sarebbe stato detto o scritto. Il nostro obiettivo non è uscire bene da una partita, è uscire stando nel giusto».

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Fonte: Il Mattino

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