ESCLUSIVA – D. Fava (att. Giugliano): “La promozione? Che gioia nella finale contro la Frattese. Su Milik ecco cosa gli manca”

All'interno l'intervista all'attaccante del Giugliano

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Stagione da incorniciare per il Giugliano che vince lo spareggio a Castellammare contro la Frattese e conquista la serie D. Squadra solida e gruppo compatto, oltre che un club che ha ci ha messo la classica ciliegina sulla torta. Di questo ma anche sul Napoli di Milik e Insigne, ilnapolionline.com ha intervistato il bomber della squadra campana Dino Fava.

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Analizzando la tua stagione con il Giugliano, ti aspettavi questo rendimento coronato con la promozione in serie D della squadra? “Ad inizio stagione eravamo partiti per vincere il campionato, però quando parti favorito non è facile arrivare all’obiettivo che ti sei prefissato. Sapevamo di avere una rosa competitiva, poi a dicembre la squadra è stata rinforzata con altri elementi validi che ci hanno permesso di fare il salto di qualità. Poi nel rush finale siamo riusciti a raggiungere la meta della promozione in serie D. Bisogna fare i complimenti alla Frattese che a differenza nostra non era partita con i favori del pronostico, mettendosi in mostra fino allo spareggio promozione. Devo ammettere che noi abbiamo avuto un pizzico di fortuna, perché con il pari della Frattese con l’Afragolese ci ha consentito di giocare il match per salire di categoria, perciò anche questo ha influito. Comunque va detto che è stato uno dei campionati più belli degli ultimi anni”.

Ad oltre 40 anni a chi vuoi dedicare la promozione in serie D in maniera particolare? “Questo importante traguardo lo voglio dedicare, senza ombra di dubbio, ai miei compagni di squadra. Il motivo? Si è creato un gruppo meraviglioso e al tempo stesso meraviglioso e grazie a queste componenti si è raggiunto la promozione in serie D. Auguro a tutti loro il meglio possibile per i prossimi anni, perché se lo sono meritato”.

Quando avete capito che potevate conquistare il traguardo della promozione. C’è una gara in particolare? “Devo dirti la verità, all’inizio ci fu un po’ di sconforto, quando i nostri avversari vinsero oltre il minuto 90 contro il Gladiator, se non ricordo male. Ma poi con il passare del tempo ci siamo riassestati e il match chiave per noi fu il pari contro l’Afragolese che ci ha consentito di giocare lo spareggio che si è giocato a Castellamare. Vincere contro di loro in dieci uomini è stato davvero incredibile e al fischio finale c’è stata una gioia davvero indescrivibile”.

Del campionato di Eccellenza quale compagine ti ha colpito sul piano tecnico-tattico? “Sicuramente la Frattese per il gioco che ha espresso per tutta la stagione, però come ti ho detto prima è stato un campionato eccezionale, il migliore degli ultimi dieci anni”.

Da attaccante di grande esperienza come giudichi la stagione di Milik del Napoli? “Il bomber polacco mi piace davvero tanto, lo considero davvero forte, completo e per crescere in maniera definitiva deve solo avere quel pizzico di esperienza per poter emergere in maniera definitiva, però col tempo riuscirà a dare il suo valido contributo”.

L’altro giorno dal ritiro della nazionale Insigne ha chiesto al pubblico in futuro di poterlo sostenere nei momenti difficili. Cosa ne pensi in proposito? “Lui essendo un ragazzo nato a Napoli, il tifoso da lui si aspettano di più rispetto agli altri elementi della rosa e non è facile. Non è una alibi, però indossare quei colori ed esserne un tifoso non è affatto semplice. Forse alcuni suoi atteggiamenti in campo lasciano perplessi chi lo guarda dagli spalti, perché nel calcio capita di non giocare bene, però l’impegno non deve mai mancare”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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