Il punto della situazione – di Riccardo Muni: “Capitolo chiuso”

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È difficile parlare di calcio, sapendo che una piccola creatura lotta tra la vita e la morte. Il tragico destino della piccola Noemi, l’ha messa sulla traiettoria del colpo partito dalla mano infame, sporca di sangue. Una mano che, al pari di molte altre, sta contribuendo ad avvelenare la nostra città. Da ogni dove, come è giusto che fosse, si sono levati cori e striscioni di solidarietà nei confronti della bambina e dei suoi genitori. In questo clima, non si può pensare al pallone ma bisognerebbe fermarsi e riflettere. Anche se le speranze sono, purtroppo, assai flebili, l’auspicio di ognuno di noi è di accendere la televisione, sfogliare un quotidiano, aprire una pagina web e sapere che la piccola Noemi è fuori pericolo. Napoli-Cagliari, giocata in un clima surreale sia per i fatti di piazza Nazionale che per le pochissime presenze sugli spalti, ha chiuso diversi capitoli. Il primo riguarda la lotta per la piazza d’onore, quella che informalmente fregia del titolo di vicecampione. Il Napoli, grazie al gol di Insigne su rigore, realizzato all’ultimo tuffo di una partita interminabile, con oltre 10 minuti di recupero di fatto concessi, si è accaparrato il secondo posto per la seconda volta consecutiva, la terza negli ultimi quattro anni. Grazie al penalty trasformato, Lorenzo Insigne si è riappacificato con i suoi tifosi. Bella l’esultanza del Magnifico di Frattamaggiore con la maglia azzurra tenuta a mo di vessillo. Pace fatta e giuramento di amore eterno, sotto la duplice regia di De Laurentiis e Raiola. Prima di Insigne era stato Mertens a segnare il gol del pareggio, che gli permette di precedere Diego Maradona nella classifica dei bomber azzurri di tutti i tempi. Anche dal folletto belga parole che spingono verso la permanenza in azzurro, parole d’amore per Napoli e per il Napoli. Chi, viceversa, non riesce a trovare la giusta direzione è Simone Verdi, schierato al posto di Callejón e risultato vano ed impalpabile. Non è un caso se il Napoli, in svantaggio per il gol dell’ex Pavoletti, abbia cambiato marcia inserendo i due spagnoli seduti in panchina, Callejón e Fabiàn Ruiz, al posto di uno spento Allan e di Verdi, appunto. Un altro spagnolo, Albiol, si è rivisto in campo dopo la lunga assenza per infortunio…ed anche questa è una bellissima notizia. Chi invece non si dà pace è il Cagliari e la sua tifoseria. Le proteste per un rigore sembrato dubbio, non si sono fermate nemmeno di fronte all’evidenza della tecnologia. Se è comprensibile l’agonismo, non lo è l’esasperazione per una partita come tante altre, soprattutto quando in gioco non c’erano punti salvezza. La sensazione è che l’astio della società sarda e della sua tifoseria, nei confronti del Napoli, travalica l’ambito dello sport. A tre giornate dalla fine del campionato, Carlo Ancelotti potrà dedicarsi esclusivamente alle prove, per decidere chi farà ancora parte della sua squadra e chi verrà messo sul mercato. Intanto, il giovane Gaetano continua a stupire con la maglia del Napoli primavera e meriterebbe una chance in prima squadra. Anche questo farebbe parte della programmazione del Napoli che verrà.

Factory della Comunicazione

a cura di Riccardo Muni 

 

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