Koulibaly, mercato, superlega, Ancelotti: tutto De Laurentiis al CdS

De Laurentiis: "L'estate scorsa rifiutai 105 milioni per Koulibaly"

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Ieri nel tardo pomeriggio c’è stata la conferma della squalifica a Koulibaly, quindi salterà la sfida di domani sera contro la Lazio. Una botta per il tecnico Ancelotti, per il presidente De Laurentiis e l’intera città di Napoli. Il patron del club azzurro in un’interessante intervista al CdS dice la sua  anche sulla Superlega e il mercato.

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Il calcio ha deciso: Koulibaly non può essere «assolto» per essersi ribellato agli insulti. «Anche stavolta il sistema, inteso come organizzazione, ha dimostrato di non sapere cambiare, punendo la vittima e non il carnefice. Mi vergogno di essere parte di questo sistema dal quale uscirò in fretta se la Figc non userà il pugno di ferro contro il razzismo. E Koulibaly viene ancora più umiliato da questa vicenda. Sono offeso per lui. La Corte d’Appello ha preferito applicare le leggi, quando avrebbe dovuto interpretarle: decisione che è una ulteriore dimostrazione di cecità e di immaturità».

Lei a San Siro non c’era: ci fosse stato De Laurentiis, sarebbe cambiato qualcosa? «Certo non avrei ritirato la squadra. Conosco le debolezze del nostro calcio e ho accettato di giocare con queste regole, anche se sbagliate. Ma ciò non mi impedisce di fare una battaglia affinché queste regole diventino moderne».

Se ne son dette tante, in questi venti giorni circa: qual è la frase, l’espressione o il concetto che maggiormente l’hanno colpita? «Le tante chiacchiere dalla sera di san Siro in poi ribadiscono la necessità di azzerare il calcio. Il sottosegretario Giorgetti la smetta di pensare al Southampton e cominci a immaginare nuove norme, perché quelle vigenti in questo Paese risalgono al 1981. Ci sarebbe da chiedere allo Stato, come calcio italiano, una sorta di risarcimento per la mancanza di queste nuove regole».

Allarghiamo il fronte: si parla di SuperLega europea e tra le ipotesi sussurrate il Napoli ne rimarrebbe fuori. «Io credo – e i risultati lo confermano – che il Napoli dell’era De Laurentiis abbia dimostrato di essere la quarta realtà calcistica italiana con i suoi 40 milioni di tifosi certificati in giro per il mondo. Chi sarà preposto a prendere certe decisioni farebbe un clamoroso autogol se non tenesse in conto i nostri risultati sportivi ottenuti in quest’ultimo decennio».

Cosa si aspetta dai prossimi sei mesi? «Questo è un anno di transizione, perché il modo di intendere il calcio di Ancelotti è diverso da quello di Sarri e di Benitez. Vanno programmati ricambi che ringiovaniscano la squadra e che siano funzionali. Gennaio è riparatore e serve per intraprendere ricerche o per bloccare giocatori interessanti in vista del futuro».

James Rodriguez a lei è sempre piaciuto tanto. «James Rodriguez è in prestito al Bayern Monaco sino al 30 giugno. Poi potrebbe rientrare al Real Madrid, se non venisse esercitato il riscatto, con contratto in scadenza 2021. E non credo che fino a quel momento Florentino Perez voglia scoprire le proprie carte».

Higuain va da Sarri a Londra «Higuain ha una grossa personalità e come tutti quelli che hanno una grossa personalità ha bisogno sempre di stimoli nuovi».

Perdoni, chi tra i due Manchester l’ha tentata di più per Koulibaly? «Ricordo che c’è stata, la scorsa estate, una proposta da 105 milioni ma non mi chieda da parte di chi».

Koulibaly e Allan riempiranno le pagine, invece, anche la prossima estate: li vogliono tutti. «Saranno riflessioni che faremo solo nel caso in cui ci sia una proposta fuori mercato, chiamiamola pure indecente, e la volontà dei calciatori ad accettare tali proposte». 

La Redazione

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