ESCLUSIVA – T. Di Maio (prep. port. Afro-Napoli): “La calma di Ancelotti sarà un beneficio per il Napoli”

All'interno l'intervista al preparatore dei portieri dell'Afro-Napoli

0

L’eliminazione dalla Champions League contro il Liverpool, ancora se ne parla in città per i tifosi azzurri, ma si pensa al futuro. Ma anche in realtà come l’Afro-Napoli United se ne parla e si analizza compreso il ruolo del portiere che in questi anni si è evoluto molto. Oltre questo, ilnapolionline.com ne ha parlato con il preparatore dei portieri del club del presidente Antonio Gargiulo Tommaso Di Maio.

Factory della Comunicazione

Negli ultimi anni i portieri devono saper giocare con i piedi. In alcuni casi se la cavano bene, mente in altre vanno in difficoltà. Secondo te qual è la difficoltà maggiore che si incontra in questo fondamentale?Come hai detto tu ora il portiere moderno deve saper giocare e rilanciare con i piedi, visto che spesso viene chiamato in causa. Ci sono alcuni estremi difensori che riescono ad avere una buona padronanza, altri meno, però in linea di massima c’è una crescita costante. Sulla difficoltà dico che bisogna essere preparati a questo fondamentale, essere ben allenati e con la scuola di portiere che c’è in Italia si andrà sempre a migliorare”.

Sabato contro il Frosinone ha debuttato Alex Meret nel Napoli. Molti ne parlano come di un ottimo prospetto, come ha detto anche Dino Zoff. Anche tu sei della sua scuola di pensiero?Sì, assolutamente, anzi in alcune interviste ho detto che ha tutto per diventare un ottimo portiere. Ha tutto secondo Meret per poter crescere, struttura fisica, buona personalità e ottimi riflessi. Il Napoli ha fatto un ottimo investimento per il futuro e darà le giuste risposte sul campo e con un preparatore come Nista il suo percorso di crescita sarà più rapido”.

Gli altri due portieri del Napoli sono: Ospina e Karnezis. Quali sono i loro pregi e i difetti che hai notato in questi mesi?Chi conosce gli estremi difensori stranieri, sa che ci vuole del tempo prima che possano apprendere al meglio le tecniche del nostro calcio e dico che molti hanno fatto passi in avanti. I due portieri del Napoli secondo me sono davvero forti nei fondamentali, Ospina, ieri ad esempio ha fatto parate di riflesso, meno bene sul gol, ma è bravo nel complesso. Così come l’estremo difensore greco che stando in Italia da più tempo, è più avvantaggiato. Se pensiamo ai vari Alisson, bravissimo anche ieri purtroppo per il Napoli, ma anche lo stesso Julio Cesar sono cresciuti nel nostro campionato, come lo stesso Handanovic, perciò c’è da essere soddisfatti”.

Il Napoli esce dalla Champions League ma a testa alta. La pensi come Ancelotti che meglio guardare avanti ed essere più fiduciosi per il futuro? “Mister Ancelotti è un top-player della panchina, tra i migliori al mondo e la sua calma è un’arma vincente per il prosieguo del Napoli. Indubbiamente uscire così dalla Champions League da un lato fa male, perché esci per un gol di differenza, ma al tempo stesso c’è la voglia di ripartire. C’è un’intera stagione davanti e quindi nulla è precluso per questa squadra che ha fatto vedere che può giocarsela con tutti, compreso con le big del suo girone”.

Passiamo all’Afro-Napoli, dopo un periodo poco fortunato come risultati, avete vinto le ultime due gare di file. Obiettivi stagionali? “Hai detto giusto, quando molte partite non sono andate come speravamo solo per una questione di sfortuna e quindi si sono perse posizioni in classifica. Le ultime due gare si è vinto e con pieno merito, perciò la strada che stiamo intraprendendo è quella giusta. Obiettivi? Pensare ad una partita alla volta, senza fare tabelle o previsioni varie, ma certamente la squadra può giocarsela con tutte. A cominciare da domenica quando andremo a San Giorgio, una partita molto difficile, contro una squadra che ha nel bomber Ioio un elemento da tenere d’occhio. Dovremo avere il giusto atteggiamento per uscire con un ottimo risultato”.

Se si guarda alla vostra rosa avete molti elementi forti. Dal giovane Gentile, agli stranieri Babù, Sogno e Dodò, quindi sulla carta una squadra che può dire la sua anche per i prossimi anni. “Sono tutti calciatori da te detti davvero forti e che fino ad ora stanno facendo le nostre fortune. A cominciare da Gentile che è rientrato domenica contro il Barano dopo un lungo stop per l’infortunio subito contro la Rappresentativa, però ti posso assicurare che è un giovane che farà tanta strada, ha ampi margini di crescita e sono certo che andrà bene. Sogno? Ha ritrovato il gol dopo tanto tempo, ma da tempo stava giocando bene, Babù è una certezza, mentre Dodò è un fenomeno della categoria. Tutta la squadra però è forte, ben allenata da mister Ambrosino e con il tempo ci toglieremo tante soddisfazioni”.

Avete affrontato diverse squadre nel campionato Eccellenza, chi ti ha impressionato in maniera particolare? “Vorrei fare una premessa, il girone dove giochiamo anche noi è il più competitivo degli ultimi 20 e ci sono squadre molto qualificate. La migliore sul piano del gioco è la Frattese, dove sfiorammo il successo, ma il pareggio è il risultato più giusto. Molto forte anche il Giugliano, usciti contro di loro a testa alta e per un gol di differenza in Coppa Italia. Stesso discorso vale per l’Afragolese che invece abbiamo eliminato al primo turno della competizione nazionale. Sono certo che noi da qui alla fine ce la possiamo giocare e poi a fine stagione tireremo le somme”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

RIPRODUZIONE RISERVATA ®

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.