Il punto della situazione – di R. Muni: “Tifo del terzo millennio”

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L’inizio del terzo millennio verrà ricordato come quello della rivoluzione multimediale, con i neologismi anglofoni ‘on line’ e ‘chat’ divenuti di uso comune. L’epoca del multimediale ha senza dubbio favorito il processo di globalizzazione che ha preso campo anche nel mondo del calcio. I social network, tra cui spiccano Facebook e Twitter, costituiscono gli strumenti con cui si comunica, anche da un capo all’altro del globo. Sono diventati famosi i tweet presidenziali di Aurelio De Laurentiis, con cui si commentano i risultati del Napoli e si annunciano ufficialmente gli ultimi calciatori acquistati dalla società azzurra. I tifosi napoletani sono circa sei milioni e sono dislocati in tutto il mondo. Non c’è città italiana in cui non sia presente una cellula di tifo azzurro ed i social network hanno permesso di azzerare le distanze tra di loro. Tra i vari gruppi presenti sul re dei social, ovvero Facebook, ce n’è uno in particolare che ricopre un ruolo di primaria importanza nell’universo del web. La cosa che colpisce, oltre al grande numero ed al livello elevato dei partecipanti, è una regola che diventa fatto eccezionale in un mondo virtuale e senza regole: il rispetto per le divergenti opinioni altrui. È stato proprio Alfonso, ideatore e fondatore del gruppo di tifosi azzurri, a rendere la regola del rispetto reciproco, punto fermo e fondamentale del sodalizio virtuale. Il punto debole del web e dei social in particolare, è la quasi totale assenza di controlli ed i confronti, che avvengono esclusivamente a suon di parole digitate, spesso sfociano in maleducazione, irriverenza e persino in vera e propria violenza verbale.

Ecco perché la regola imposta dall’amico Alfonso e condivisa da tutta la comunità virtuale napoletana, da cosa normale diventa un fatto di straordinaria importanza. Non deve mancare il tifo tradizionale, quello che si fa sulle gradinate di ogni stadio. Tuttavia, il nuovo modo di fare tifo, supportato dagli strumenti tecnologici del terzo millennio, permette di avvicinare i tifosi con un click, di organizzare manifestazioni, di esprimere giudizi e dare i voti a Carlo Ancelotti e i suoi ragazzi. In alcuni casi, si toccano argomenti sociali che esulano dal calcio e dal tifo. È il tifo del terzo millennio.

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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