Il punto della situazione – di R. Muni: “Senza attenuanti”

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Il Napoli subisce la prima battuta d’arresto della stagione sul campo della Sampdoria di Giampaolo, a lungo indicato come successore ideale di Maurizio Sarri. Per la terza volta consecutiva, la squadra di Carlo Ancelotti parte con i ritmi bassi e subisce l’uno due blucerchiato firmato da Defrel. Come avvenuto nelle prime due giornate di campionato, la squadra azzurra si sveglia quando si trova in svantaggio ma stavolta non basta la determinazione e nemmeno il cambio tattico apportato in corso d’opera dal tecnico di Reggiolo. Quagliarella, napoletano di Castellammare e cuore azzurro, chiude i conti con un magnifico gol di tacco che stupisce tutti. Per lui gli applausi di tutto lo stadio e di tutta la tifoseria napoletana, oltre che del sottoscritto. Il turnover fatto da Ancelotti non ha dato i risultati sperati e le seconde linee, Verdi e Diawara, gettate nella mischia al fischio d’inizio si sono fatte trovare impreparate. Troppo importanti sia Hamsik che Callejón per poterne fare a meno fin dall’inizio. Rimane inoltre il problema tra i pali poiché Ospina, se è vero che ha subito gol nelle uniche occasioni capitate agli avversari, finalizzate con conclusioni imparabili, non ha comunque convinto nelle prime due apparizioni stagionali. Brutto risveglio, dopo le due rimonte di inizio stagione e battuta d’arresto che merita il dovuto approfondimento da parte di Ancelotti. Nonostante tutto, il Napoli ha qualcosa da recriminare: il mancato rigore a favore ed il gol di Milik, ingiustamente annullato. Nel calcio non esiste la controprova ma è assai probabile che senza i due macroscopici errori, staremmo commentando un risultato diverso. Tuttavia, è salutare non trovare attenuanti ad Insigne e compagnia, poiché la squadra ha dimostrato di avere alcune lacune a cui sarà bene porre immediatamente rimedio. Quello che preoccupa maggiormente, è l’involuzione nel gioco rispetto al triennio sarrista, caratterizzato, come ben ricordiamo, da un estetismo estremo nella costruzione della manovra. Altro aspetto da non sottovalutare è la mancanza di stimoli di alcuni uomini chiave, che furono determinanti sotto la guida tecnica di Sarri e che sembrano avere le batterie scariche in questo inizio di stagione. Si parla di un diverbio avvenuto tra Insigne e Verdi, anche se pare che sia più probabile che ad alzare la voce sia stato proprio Carlo Ancelotti. Genova ha amplificato i campanelli d’allarme già avuti durante le prime due giornate, rimasti in sordina grazie alle due rimonte. La sosta per gli impegni delle nazionali darà ad Ancelotti ed alla squadra possibilità di lavorare per porre rimedio a quello che ancora non funziona.

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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