Serie B: La Gumina e due rigori di Coronado e Trajkovski riportano Tedino al secondo posto!

A quota 63 anche il Parma di D'Aversa, mentre in coda Ascoli ed Entella accendono la lotta salvezza

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Sabato 21 aprile ore 15:00

Factory della Comunicazione

Brescia-Cesena                     0-0

Cremonese-Ascoli                1-2 Camarà (C) 8′, Monachello (A) rig. 14′ 51′

Foggia-Bari                             1-1 Gyomber (F) aut. 24′, Nené (B) 30′

Novara-Venezia                    1-3 Casarini (N) 17′, Marsura (V) 44′ 81′, Bruscagin (V) 62′

Palermo-Avellino                 3-0 Coronado (P) rig. 9′, La Gumina (P) 48′, Trajkovski (P) rig. 73′

Parma-Carpi                           2-1 Barillà (P) 25′ 48′, Poli (C) 54′

Salernitana-Cittadella         1-3 Schenetti (C) 18′ 80′, Salvi (C) 39′, Schiavi (S) 52′

Virtus Entella-Pro Vercelli 3-2 Mammarella (P) 13′, Altobelli (P) 54′, Crimi (E) 65′, La Mantia (E) rig. 71′, Ardizzone (E) 83′

Brescia-Cesena. Le rondinelle al Rigamonti cercano altri punti per continuare a rimanere in acque tranquille per non doversi guardare indietro, i romagnoli dal canto loro con l’obiettivo della salvezza proveranno a uscire vittoriosi dalla Lombardia. La squadra di casa prova ad amministrare il pallone ma il Cesena è tutt’altro che rinunciatario, il Brescia prova a fari girare palla alla ricerca delle punte in area ma il Cesena riesce sempre ad arginare le sortite offensive delle rondinelle con entrambi i portiere inoperosi nei primi 30 minuti. Al 32′ il Cesena protesta per la mancata assegnazione di un rigore per un contatto tra Minelli e Vita, nel finale di tempo nessuna delle due squadre riesce a vivacizzare il match così al duplice fischio si va a riposo sullo 0-0 dopo 45 minuti soporiferi. Nella seconda frazione arriva la prima occasione del match con Ndoj che dal limite al volo manca di poco la porta, premono i bresciani ma nessuna della due squadre riesce a creare particolari patemi alla difesa avversaria. I ritmi non sono altissimi ma la squadra di casa con l’ingresso di Caracciolo prova a dare maggiore peso all’attacco provando a vincerla nel finale, all’85’ Gastaldello sugli sviluppi di un angolo calcia da distanza ravvicinata ma la sua conclusione viene murata da un difensore avversario. Al 90′ Jallow serve Laribi ma il giocatore cesenate manda la sfera sull’esterno della rete, dopo 6 minuti id recupero non succede altro così al triplice fischio il match si chiude sullo 0-0.

Cremonese-Ascoli. I ragazzi di Tesser cercano la vittoria per provare a rientrare nella lotta play-off spinti dai propri tifosi, i marchigiani a sole 3 lunghezze dalla salvezza hanno la vittoria in mente per alimentare un sogno che a dicembre sembrava irraggiungibile. Sin dai primi minuti regna l’equilibrio tra le due squadre ma al primo tiro in porta dell’incontro Camarà sblocca il punteggio in favore della Cremonese con un rasoterra molto angolato, al 12′ l’arbitro concede un rigore all’Ascoli con Monachello che dagli undici metri spiazza Ujkani pareggiando il match. La gara è molto intensa con entrambe le squadre votate all’attacco ma entrambe le difese fanno buona guardia, al 35′ Castrovilli lascia partire un destro a giro bellissimo che sfiora il palo. Al 39′ Lores Varela da fuori calcia di potenza ma Ujkani in tuffo blocca la sfera, nel finale di tempo non succede altro così si va a riposo sul punteggio di 1-1. Nel secondo tempo Monachello fa doppietta con un diagonale mancino che non da scampo a Ujkani, Al 57′ Monachello da pochi metri calcia a giro mancando clamorosamente lo specchio della porta, passano pochi secondi e Lores Varela solo davanti al portiere manda la sfera alle stella sprecando tutto con Cosmi incredulo in panchina. In questa fase è la formazione bianconera che ci crede maggiormente ma i grigiorossi quando ripartono si rendono pericolosi, nel finale la Cremonese non riesce a riaprire la partita così l’Ascoli porta a casa una vittoria importantissima.

Foggia-Bari. I satanelli allo Zaccheria cercano punti puntando ai play-off ora distanti solo 2 punti, i galletti dal canto loro non possono perdere altro terreno per non alimentare le speranze di rimonta delle dirette concorrenti. Il Bari parte subito all’attacco costringendo i rossoneri a indietreggiare con una fitta rete di passaggi che elude il pressing foggiano, è sempre la squadra di Grosso a mantenere il pallino del gioco ma col passare dei minuti i padroni di casa provano a reagire ma anche i satanelli non riescono a creare occasioni pericolose. Il primo pericolo arriva al 21′ col tentativo di Nicastro che sfiora il palo dai 25 metri, al 24′ si sblocca il punteggio con l’autorete di Gyomber sulla rasoiata di Zambelli per il vantaggio foggiano. Al 30′ Nené riporta in parità il derby pugliese con un destro molto angolato sfruttando un regalo di Guarna in fase di disimpegno, torna a spingere il Foggia ma la difesa barese chiude tutti gli spazi e riparte. Nel finale di tempo nessuna delle due squadre riesce a portarsi in vantaggio così si va negli spogliatoi sull’1-1. Nei secondi 45 minuti la gara viene sospesa a causa dei fumogeni che impediscono la corretta visibilità, dopo 3 minuti di pausa si riparte con entrambe le squadre alla ricerca del vantaggio con poche occasioni degne di nota. Si assiste a continui capovolgimenti di fronte ma al momento di concludere a rete nessuna delle due squadre trova il pertugio giusto, all’80’ Mazzeo ci prova dal limite col sinistro ma Micai con un grande colpo di reni si salva in corner. All’89’ Floro Fores anticipa Guarna in uscita ma il colpo di testa dell’attaccante del Bari si spegne sul fondo, nel finale nessuna delle due squadre riesce a far sua la vittoria così si va sotto la doccia in perfetta parità.

Novara-Venezia. I piemontesi al Piola spinti dai propri tifosi non intendono perdere punti per strada visto il vantaggio di soli 2 punti sulla zona play-out, i lagunari di Inzaghi però devono tenere duro per rimanere in zona play-off sognando la Serie A. La gara non regala molte emozioni nei primi minuti con entrambe le squadre ben messe in campo, il Venezia col passare dei minuti prova a schiacciare i piemontesi ma la difesa id casa concede poco e al 17′ Casarini con un tiro dalla distanza tutt’altro che irresistibile batte Audero per l’1-0 novarese. Dopo il goal subito i ragazzi di Inzaghi si gettano in avanti per rimettere in piedi il match ma i padroni di casa in contropiede provano a chiuderla, nel finale di tempo però sul cross di Falzerano Marsura svetta più in alto di tutti fissando il punteggio sull’1-1. Arriva il duplice fischio del direttore di gara con le squadre a riposo in perfetta parità. Nella ripresa il Novara sfiora il vantaggio col missile di Sansone su punizione che esce di pochissimo, il Venezia reagisce al 62′ con Bruscagin che di prima intenzione trafigge Montipò con un tiro angolatissimo per il vantaggio lagunare. Ora i padroni di casa provano a schiacciare i venati che rischiano molto poco e ripartono negli spazi, all’81’ però Marsura fa doppietta sfruttando una ripartenza fulminea dei venti. Nel finale non succede altro così il Venezia conquista 3 punti d’oro per la lotta ai play-off.

Palermo-Avellino. I rosanero cercano riscossa per tornare al secondo posto visto il sorpasso del Frosinone nell’ultima giornata, gli irpini però con soli 2 punti di vantaggio sulla zona play-out proveranno a fare lo sgambetto a Tedino. I padroni di casa iniziano subito a gestire il possesso palla mentre la formazione campana attende e riparte, al 6′ Coronado direttamente su punizione sfiora la traversa con un bel destro. All’8′ l’arbitro assegna un rigore in favore dei rosanero per una trattenuta vistosa di Morero su Rispoli, prende la rincorsa dagli undici metri Igor Coronado che col destro batte Lezzerini nonostante il tocco del portiere irpino. Continua a premere il Palermo ma al 14′ Molina a porta vuota si divora il pareggio dopo un rimpallo in area, resta sempre in attacco la formazione di Tedino ma ancora una volta in contropiede l’Avellino va vicinissimo al pareggio col colpo di testa di Ardemagni ma Rajkovic salva sulla linea al 34′. Nel finale l’Avellino cerca a più riprese il pareggio ma al duplice fischio si va a riposo col Palermo avanti nel punteggio. Nella ripresa i rosanero raddoppiano col destro di La Gumina che fulmina Lezzerini sull’assist di Trajkovski, la squadra di casa gestisce il doppio vantaggio mentre gli irpini provano a rendersi pericolosi. Al 72′ l’arbitro assegna il secondo rigore del match in favore dei rosanero con Trajkovski che cala il tris palermitano, nel finale non arriva la reazione degli irpini così il Palermo festeggia la vittoria che vale il secondo posto aspettando il Monday night tra Frosinone ed Empoli allo Stirpe.

Parma-Carpi. I padroni di casa al Tardini proveranno a vincere in vista dello sprint finale per la corsa alla Serie A, i romagnoli dal canto loro non possono perdere altre occasioni se vogliono rientrare nella bagarre play-off. La squadra di D’Aversa cerca d’imporre subito il proprio ritmo alla gara ma il Carpi quando riparte crea pericoli alla difesa parmense, la gara è molto vivace con entrambe le squadre alla ricerca del goal e all’8′ Lucarelli di testa impegna Frattali. Al 18′ ancora Parma pericoloso con Lucarelli che con un tiro al volo colpisce a botta sicura ma Giorico sulla linea di porta salva il Carpi, continua a premere la squadra di casa e al 25′ Antonino Barillà porta in vantaggio il Parma con un destro a giro imparabile. Sono sempre i ragazzi di D’Aversa ad attaccare mentre il Carpi per ora si è limitato a difendere, al 40′ Calaiò ci prova col mancino da posizione decentrata ma la punta di casa viene fermata da Colombi. Nel finale di tempo Barillà fa doppietta sugli sviluppi di un piazzato con una zampata da distanza ravvicinata, al 54′ Poli accorcia le distanza con un tocco sotto misura in estirada sulla sponda aerea di Concas. Col passare dei minuti cala il ritmo del match con gli ospiti che provano a venir fuori alla ricerca del pareggio, nel finale il Parma resta in 10 non per un’espulsione ma perché Munari infortunato è costretto ad abbandonare il campo in barella con D’Aversa che ha finito i cambi. Nel finale non arriva il pareggio dei ragazzi di Calabro così i padroni di casa festeggiano il momentaneo secondo posto a pari merito col Palermo.

Salernitana-Cittadella. I campani all’Arechi cercano altri punti per non doversi guardare la spalle in vista del finale di stagione, i veneti attualmente in zona play-off devono guardarsi le spalle se vogliono continuare a sognare la Serie A. In avvio la squadra di casa prova a fare il match ma il Citta dopo un avvio difensivo aumenta il proprio raggio d’azione alla ricerca del vantaggio, al 18′ il match si sblocca col sinistro di Schenetti che sfrutta il perfetto assist di Settembrini battendo Radunovic con un perfetto diagonale mancino. Dopo lo svantaggio i padroni di casa attaccano a testa bassa alla ricerca del pari ma i veneti in contropiede provano a raddoppiare e al 29′ Kuoamé dal limite costringe Radunovic all’intervento in tuffo per evitare il goal, al 39′ però sugli sviluppi di un piazzato dopo la traversa colpita da Scaglia a porta vuota arriva Salvi che fa 2-0 per i veneti. Al 43′ Rosina sfrutta un errore di Salvi in fase di disimpegno per calciare ma la conclusione del fantasista di casa termina contro il palo, nel recupero Sprocati lascia partire un sinistro a giro indirizzato verso l’incrocio ma il pallone esce di un soffio così si va a riposo sul 2-0 Citta. Nella ripresa continua ad attaccare la squadra di casa e al 52′ Schiavi di testa sugli sviluppi di un corner accorcia le distanze col boato dell’Arechi, Ora la Salernitana ci crede presidiando la trequarti veneta e al 67′ Rossi in tuffo di testa manca la porta di pochissimo, al 69′ l’arbitro assegna un rigore in favore del Cittadella ma Salvi si lascia ipnotizzare da Radunovic che salva i suoi in tuffo sulla propria destra. Al 73′ Bartolomei direttamente su punizione colpisce il palo a portiere battuto, all’80’ il Citta in contropiede cala il tris con la doppietta di Schenetti che col piatto batte Radunovic sull’assist di Kuoamé. Nel finale il Cittadella sfiora il poker col palo colpito da Schetti, arriva il triplice fischio dell’arbitro col Cittadella che torna alla vittoria alimentando il sogno Serie A.

Virtus Entella-Pro Vercelli. I liguri al Comunale di Chiavari cercano la spinta della propria gente alla ricerca della salvezza, la Pro dal canto suo non può perdere questo scontro diretto se vuole sperare nel miracolo a fine stagione. Entrambe le squadre tengono bene il campo e provano a gestire il pallone alla ricerca del varco giusto e al 13′ la Pro Vercelli sblocca il match con un sinistro dai 30 metri potentissimo che s’insacca sotto al sette, l’Entella fatica a reagire così la Pro continua ad attaccare ma i biancazzurri provano a riorganizzarsi e al 36′ La Mantia dopo un batti e ribatti in area calcia a botta sicura colpendo la traversa. Nel finale di tempo i liguri non riescono ad arrivare al pareggio così all’intervallo la Pro Vercelli è avanti di un goal. Nella seconda frazione la formazione di casa prova a fare la partita e al 47′ La Mantia dal limite dell’area calcia al volo a botta sicura ma un difensore avversario si oppone col corpo, preme l’Entella alla ricerca del pareggio con la spinta di tutto il Comunale ma al 54′ Altobelli di testa solo in area raddoppia per la Pro. La squadra di casa riapre il match con Crimi che supera Pigliacelli con un preciso diagonale col sinistro, al 70′ l’arbitro vede un fallo di mano di Mammarella e assegna un calcio di rigore in favore dell’Entella che Andrea La Mantia trasforma pareggiando i conti col più classico dei goal dell’ex. Al 76′ dopo una clamorosa papera di Pigliacelli la palla arriva ad Aliji ma lo stesso portiere ospite stende il giocatore biancazzurro col conseguente rigore per i padroni di casa, prende la rincorsa nuovamente La Mantia ma l’attaccante dell’Entella colpisce il palo interno con Pigliacelli immobile, all’83’ però l’Entella completa la rimonta con Ardizzone che come La Mantia segna il goal dell’ex da due passi dopo un batti e ribatti in area sugli sviluppi di un angolo. Arriva il triplice fischio col boato di tutto il Comunale di Chiavari per la vittoria dei liguri che continuano a sognare la salvezza.

Classifica provvisoria: evidenziate le squadre con una gara in meno

Empoli 73-Palermo 63-Parma 63-Frosinone 62Perugia 57-Venezia 57-Bari 57-Cittadella 55-Foggia 51-Carpi 49-Spezia 47-Brescia 46-Salernitana 44-Cremonese 43-Novara 40-Avellino 40-Virtus Entella 40-Cesena 39-Pescara 39-Ascoli 39-Ternana 34-Pro Vercelli 34

A cura di Emilio Quintieri 

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