Il Mattino – Lopetegui (all. Spagna) deciderà sabato il destino di Reina

Reina anche in Spagna è il leader e non dice mai no alla nazionale

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Il Mattino – Lopetegui (all. Spagna) deciderà sabato il destino di Reina

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Passano gli anni, ormai sono 35, e Pepe Reina ha imparato a gestire meglio un fisico sollecitato in modo brutale, perché il suo è sempre stato un tipo di gioco basato sulla reattività, la forza esplosiva, la condizione atletica. Gioca a calcio da oltre tre lustri: è alla diciassettesima stagione da professionista. Non a caso negli ultimi tempi di scricchiolii ne ha avvertiti parecchi, e sempre alla schiena, lentamente scardinata dalle torsioni violente e dagli scatti perentori. Ecco, Pepe Reina sa bene che a questa età ha bisogno di allenamenti personalizzati e cure specifiche. Nelle ultime due stagioni ha saltato solo una gara a campionato, sempre per il problema alla schiena: contro l’Udinese e la Juventus e in entrambi i casi ad aprile.
Per la prima volta un problemino muscolare lo manda ko a inizio dell’annata: lui che i suoi vice nelle ultime stagioni le ha trasformate solo in ombre. Ora è nel ritiro con la Spagna e con sé ha portato gli accertamenti clinici dell’ultima settimana. Non ha lesioni di alcun tipo, quindo conta solo quello che dice Pepe. Ed è per questo che non c’è stato bisogno di telefonate da parte del club azzurro perché Reina ha subito spiegato al ct Lopetegui quello che può e deve fare per non complicare la situazione.
Il Napoli spera che la Spagna gli risparmi l’amichevole di Malaga di sabato sera con la Costa Rica. E magari il viaggio a San Pietroburgo dove martedì prossimo c’è il secondo test match con la Russia. Tutte fatiche che, viste nell’ottica del Napoli, Reina dovrebbe risparmiarsi. Perché l’accidenti che si porta dietro va curato solo col riposo: perché forzare sul dolore, può rischiare di peggiorare la situazione.
Quest’anno ci sono Sepe e Rafael a bersi tutta l’ombra che le leggende come Pepe si lasciano dietro, una corrente che porta via ogni cosa. Perché il prezzo della gloria lo paga sempre la gente comune. La luce abbagliante di Reina è caduta addosso come un sacco al ragazzo di Torre del Greco e al portiere brasiliano. Reina, si sa, è uno che vuole giocare anche da moribondo, anche nel sonno, anche a briscola.
La Spagna queste raccomandazioni le conosce: lui lì è una riserva, ma anche nel gruppo iberico ha un ruolo assai importante di cerniera tra il gruppo dei castigliani e quello dei catalani. Insomma, è leader autentico. Non direbbe mai di no alla convocazione con la Spagna anche se, visto il forfait in campionato, sarebbe bastato un certificato medico. Figurarsi.
Reina anche ieri ha fatto altri accertamenti ed è stato tenuto parzialmente a riposo nel ritiro della nazionale: qualche esercizio col contagocce e oggi si vedrà. Di tornare, al momento, non è ha nessuna intenzione. Almeno fino a sabato. Poi Lopetegui valuterà se risparmiargli o meno il viaggio a San Pietroburgo. D’altronde, le due amichevoli potrebbero segnare il debutto di Kepa Arrizabalaga, il 23enne portiere dell’Athletic Bilbao, da qualche tempo nel giro della nazionale spagnola. Sul fronte del suo rinnovo di contratto, di tanto in tanto ventilato dal presidente De Laurentiis, non si muove ancora nulla.

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