ESCLUSIVA – E. Cammaroto (esp. mercato): “Roberto Inglese? Temo un Pavoletti bis. Ecco come finirà la vicenda di Ghoulam”

All'interno l'intervista all'esperto di mercato sul Napoli e non solo

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ESCLUSIVA – E. Cammaroto (esp. mercato): “Roberto Inglese? Temo un Pavoletti bis. Ecco come finirà la vicenda di Ghoulam”

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inglese-veronaIl campionato di serie A al momento è fermo per via degli impegni delle nazionali e si fanno i primi bilanci del campionato con uno sguardo al mercato di Gennaio dove i club diranno la loro. Di questo e di molto altro ilnapolionline.com ne ha parlato in un’interessante intervista rilasciata al collega ed esperto di mercato Emanuele Cammaroto.

Dopo l’infortunio di Ghoulam al legamento del crociato, secondo te complicherà la vicenda del rinnovo oppure no? “Conoscendo il presidente Aurelio De Laurentiis, i precedenti ci insegnano che l’infortunio che colpì in passato Gianluca Grava si chiuse con il rinnovo del contratto per l’ex terzino azzurro ed ora responsabile del settore giovanile dei partenopei. Su Ghoulam penso più che allontanare i due contendenti dalla trattativa, penso che ci sarà la ratificazione del tutto e la seguente firma sul contratto”.

Per quanto riguarda il nome del sostituto dell’algerino per il mercato di Gennaio, si parla di Grimaldo, Vrsaljko. Tu che sei nell’ambiente ci sono altri nomi in ballo? “Come hai detto tu, i nomi sono tanti e li stiamo leggendo attraverso la carta stampata e non solo. Su Grimaldo sono perplesso e i motivi sono due. Il Benfica difficilmente a Gennaio lo cede, visto che potrebbe ancora giocare le competizioni internazionali. Il secondo aspetto è il prezzo, il costo del cartellino del terzino lusitano è molto elevato. Se il club di De Laurentiis dovesse rinnovare il contratto di Ghoulam, poi non penso che possa sborsare tanto per Grimaldo, visto che il Benfica ha chiesto 30 milioni per poterlo cedere. Criscito? Sicuramente verrà proposto dal suo agente, mentre un nome che tornerà in voga nelle prossime settimane è Sime Vrsaljko. La società di De Laurentiis è alla ricerca di un ambi-destro, uno che può giocare come terzino destro o sinistro, ma non escludo che Giuntoli possa andare su altre piste che al momento nessuno ha ancora menzionato attraverso i media”.

Passando invece al settore giovanile del Napoli. Come giudichi al momento la stagione della Primavera di Beoni e il rendimento delle altre squadre del vivaio azzurro? “Analizzando il momento della Primavra di mister Loris Beoni, vorrei azzardare un paio di nomi di calciatori che in futuro potremmo vedere anche in prima squadra. Il primo è il classe 2000 Gianluca Gaetano, un ragazzo che al momento sta facendo cose eccezionali, mentre il secondo nome, è sottovalutato a mio avviso dagli addetti ai lavori, viste le sue potenzialità tecniche e anche fisiche è certamente Zerbin. Penso che il calciatore classe ’99 potrebbe già far parte della prima squadra. Sulle altre compagini del settore giovanile dico che si sta proseguendo nel migliore dei modi il lavoro iniziato da Grava e dal suo staff. Si stanno vedendo già i primi frutti, dare continuità al lavoro per far crescere i ragazzi per poi vederli in prima squadra così come deve essere. La reputo una beffa il fatto di vedere i ragazzi nati a Napoli o nelle zone in Campania che sono costretti ad emigrare al Nord per trovare spazio. Ora si sta facendo un lavoro più capillare per far crescere la “cantera” azzurra”.

Pato e Witsel si stanno mettendo in evidenza in Cina, addirittura il brasiliano ha vinto il campionato. Sono calciatori che in futuro potranno tornare anche in Europa? “I nomi fatti da te sono di prima fascia, sono due campioni che si stanno confermando anche in Oriente e non escludo che in futuro possono tornare a giocare in Europa. Nonostante le cifre che guadagnano è un’ipotesi da non scartare”.

Per quanto riguarda il campionato di serie A, le vere rivelazioni sono certamente la Lazio di Simone Inzaghi e la Samp di Marco Giampaolo. Cosa pensi delle due compagini in merito? “Reputo queste due compagini davvero solide ma soprattutto ben allenate. Inzaghi e Giampaolo stanno confermando che dietro le squadre ci sono tecnici seri e preparati, ma soprattutto bravi a gestire il gruppo, i risultati possono essere senz’altro positivi. La Lazio e la Sampdoria sono due importanti realtà e con questo ritmo possono dire la loro in campionato”.

Il pareggio di Verona da parte del Napoli ha creato qualche strascico inerente alla panchina corta. Pensi che sia questo il problema della squadra di Sarri o è solo un calo fisiologico? “Il calo fisico è sicuramente una componente in questo momento della stagione del Napoli. Non dimentichiamoci che le recenti sfide contro il Manchester City hanno pesato e non poco sul rendimento in campionato. Ora è chiaro un aspetto che a Gennaio la società azzurra dovrà fare un paio di investimenti per completare al meglio la rosa. Il mercato di Gennaio inevitabilmente sarà il termometro per il resto della stagione e da lì capiremo se la società vorrà vincere o puntare a semplici piazzamenti che quest’anno non credo sia l’obiettivo del club partenopeo”.

Domenica il Napoli ha affrontato il suo futuro attaccante Roberto Inglese. Cosa ne pensi del ragazzo in forza al Chievo Verona come vice-Mertens? “Su Roberto Inglese dico che è un ottimo elemento, però visto il precedente con Pavoletti, dico che c’è bisogno di un calciatore ancora più forte per completare il reparto offensivo. Il giocatore del Chievo Verona bisogna vederlo in una piazza non facile come quella del Napoli, gli obiettivi sono di primissima fascia. Perciò bisogna vedere come se la potrebbe cavare in un ambiente che ti chiederà sin da subito di essere già decisivo, temo un Pavoletti-bis”.

L’Italia di Giampiero Ventura affronterà tra venerdì e lunedì la Svezia, sfida che vale l’accesso ai mondiali. Come finirà secondo te la gara contro gli scandinavi? “La Svezia come caratteristiche tecniche e fisiche sono un avversario che può rendere la vita non facile alla squadra di Ventura. Io ovviamente da tifoso dell’Italia mi auguro che possano centrare il traguardo del mondiale anche perché senza la nazionale azzurra sarebbe una competizione scarna”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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