Un tesoretto chiamato Pavoletti, tre italiane sull’ex Genoa

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Tutti gli uomini di Mertens: Milik, il più celebrato nonché un patrimonio da 32 milioni di euro, e poi lui: Leonardo Pavoletti. Pavoloso, per il mondo del calcio. Uno che a gennaio ha raccolto l’eredità di Gabbiadini, forte anche di una serie di caratteristiche ritenute più idonee al gioco di Sarri, che però finora ha raccolto meno di quanto sperato. Ovvero: 10 presenze, di cui tre dal primo minuto, e nessun gol. Unico attaccante azzurro a restare a bocca asciutta. E ora? Beh, si vedrà. Fatto sta che su di lui ci sono Lazio, Udinese e Genoa. Il vecchio amore. E allora, un tesoretto chiamato Leonardo: acquistato a gennaio versando a Preziosi più o meno 15 milioni di euro, ma gradualmente limitato sia da Mertens sia da Milik, primo cambio dell’ex falso nueve e vice cannoniere del campionato. La stagione di Pavoletti è stata tutt’altro che positiva: partenza al Genoa con 3 gol, poi il primo infortunio, il rientro con un’altra rete (l’ultima della stagione), il nuovo stop e infine la cessione al Napoli. Dove da gennaio in poi ha collezionato 10 presenze (6 in campionato e 4 in Coppa Italia), 290’ e zero gol. Titolare, tre volte: con Chievo, Crotone e Fiorentina in Coppa.  

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