Lega Pro, che futuro per la Casertana?

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Una fase di stasi inevitabile. Il campionato della Casertana si è chiuso da poco più di dieci giorni e la società è stata subito chiara. I vertici dirigenziali sono intenzionati a passare la mano dopo un quadriennio pieno di soddisfazioni, con i rossoblù, passare dalle sabbie mobili di una ventennale serie D ai play-off per la serie B. Adesso l’interrogativo è chiaro: dopo anni in cui il sodalizio composto da Lombardi e Corvino ha proceduto a passo spedito senza che nessun volto nuovo si aggiungesse alla compagine societaria, ora arriverà qualcuno in grado di rispondere alle esigenze di Casertanauna Casertana, intanto, cresciuta in termini di struttura organizzativa e ambizioni? Per il momento tutto tace. Nei giorni scorsi era stato prospettato un interessamento di una presunta cordata romana di cui, ad oggi, restano sconosciuti nomi e intenzioni. Siamo in una fase interlocutoria.
«Saranno presi in considerazione unicamente progetti che garantiscano un degno futuro della Casertana nel panorama del calcio professionistico», si leggeva nella nota diramata la scorsa settimana. E la domanda di gran parte dei tifosi è chiara: e se non dovessero prospettarsi soluzioni all’altezza? Tutto questo mentre all’ombra della Reggia ci si prepara alla tornata elettorale. La mancanza di un interlocutore istituzionale, a causa del commissariamento del Comune di Caserta, non ha permesso alla Casertana di proporre e discutere per la risoluzione delle problematiche legate allo stadio Pinto e all’impiantistica sportiva. Queste, del resto, hanno rappresentato una delle note dolenti dell’era Lombardi. Una pesante zavorra per un progetto che ha continuato a prendere quota negli ultimi anni. Adesso regna il silenzio, in attesa che venga rotto da qualche novità capace di spazzare vie le mille paure della piazza.
Intanto, in questi giorni gli ultimi calciatori rimasti in città stanno via via rientrando a casa. Ieri è toccato ad Agyei che ha salutato i tifosi con un post sul suo profilo Facebook. Essere arrivati fino ai play-off è stato importante, aver perso contro la squadra meno temibile acuisce l’amarezza. Ora, però, spazio alla partita più difficile. Quella che si gioca sui tavoli societari, con in ballo il futuro del club.

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Corriere dello Sport

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