ESCLUSIVA – Alessia Tuttino (centr. Tavagnacco): “In Italia serve la cultura per credere nel calcio femminile. Noi puntiamo ad essere la “quarta sorella” del campionato”

All'interno l'intervista alla centrocampista friulana

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Dopo la sosta per gli impegni della nazionale di Cabrini in Oriente contro la Cina ci si proietta verso la serie A femminile e prosegue la lotta per lo scudetto. Tra le squadre che possono dire la loro c’è anche il Tavagnacco e ilnapolionline.com ha intervistato la centrocampista Alessia Tuttino sul momento delle friulane e sul movimento femminile.

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Come giudichi l’inizio di stagione del Tavagnacco tra campionato e Coppa Italia? “Se escludiamo la sconfitta casalinga contro il Verona, credo che fino ad ora stiamo andando bene, sabato scorso abbiamo passato il turno di Coppa Italia contro il Sud Tirol e perciò il nostro inizio di stagione è positivo. Dallo scorso anno la società friulana ha allestito una squadra giovane e perciò è chiaro che non era semplice essere nelle prime posizioni, però quest’anno abbiamo i mezzi per giocarcela per i primi posti”.

Se parli di primi posti vuol dire che potreste inserirvi nella lotta tra le “quattro sorelle” per la lotta allo scudetto? “Ce lo auguriamo ovviamente, se escludiamo l’Agsm Verona compagine che sta confermando di essere da scudetto, credo che a ruota ci sono il Brescia e il Mozzanica. Per la quarta piazza ce la giochiamo noi e la Fiorentina. La squadra viola l’abbiamo battuta in casa loro disputando un match perfetto, però loro hanno elementi di grande esperienza e perciò non sarà facile scavalcarle in classifica, ma ci proveremo”.

Sabato giocherete a Roma contro la Res, come dovrete giocare per ottenere un risultato positivo? “Le giallorosse hanno nel settore giovanile il loro fiore all’occhiello, quindi ragazze che cercheranno ogni hanno di migliorare disputando la serie A. In passato non sono mai state sfide facili sul loro campo, i tifosi trascineranno la Res Roma verso un buon risultato, però noi stiamo attraversando un buon momento e sono convinta che torneremo ad Udine con un buon risultato”.

Tra la Nazionale maggiore di Cabrini e le altre del settore giovanile, come giudichi le varie squadre azzurre? “L’Italia di Cabrini ha cominciato un progetto nuovo, si stanno inserendo delle ragazze giovani che ovviamente devono integrarsi con il gruppo delle “veterane”, perciò ci vorrà del tempo, ma c’è ottimismo per il futuro. Molto bene sia l’Under 17 di mister Rita Guarino e l’Under 19 di Enrico Sbardella. Entrambe si sono qualificate agli Europei e possono recitare un ruolo da protagonista”.

Sul movimento femminile secondo te si stanno facendo passi in avanti oppure siamo ancora lontani? “Indubbiamente qualcosa si sta facendo, ma penso che la strada da percorrere sia ancora lunga. La crescita che vorremmo vedere e soprattutto di natura culturale, qui in Italia ancora primeggia il calcio maschile, mentre noi siamo ai margini del sistema, mentre all’estero ci sono progetti importanti e le squadre maschili e femminili sono un’unica entità. Quando si raggiungeranno questi passi, allora potremo competere con il resto dell’Europa”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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