Il dischetto è vietato agli azzurri, sono 100 giorni senza rigori

Il club azzurro si interroga è leader nel possesso palla in area avversaria e nei tiri

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Punto di partenza: l’errore di Doveri è stato grave e ha condizionato la partita di Genova. Ma alle parole di Sarri, l’ambiente azzurro affida la somma del proprio pensiero, della propria indignazione: «Troppo strano che non ci diano ancora un rigore a favore». Per l’esattezza sono giusto 100 giorni dall’inizio del campionato che al Napoli non viene fischiato un penalty. E il povero Sarri ha visto scoccare il nono mese di austerity dal dischetto perché l’ultima volta che un arbitro gli ha fischiato un rigore, lui era ancora all’Empoli (il primo febbraio, all’Olimpico finì 1-1). Non è la giornata dell’ira, né dell’indignazione per il club azzurro.Perché il Napoli ieri non ha mosso alcun passo ufficiale, dopo le proteste di Giuntoli nell’intervallo e a fine gara: non nei confronti di Tavecchio (preso da ben altre questioni) e neppure di Nicchi, il designatore. Eppure la decisione di Doveri si allinea all’anno nero del Napoli con gli arbitri. Zero penalty in queste prime 11 gare (l’ultimo quello con la Lazio, il 31 maggio scorso). Il Napoli è il terzo attacco della serie A con 21 gol ed è una delle tre big (con Roma e Lazio) che non ha mai avuto un rigore a favore.

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