C’è stato un tempo in cui uno faticava e l’altro guardava. Ci sono stati mesi in cui Romelu Lukaku non riusciva a trascinare, impantanato in lunghe battaglie corpo a corpo con i centrali avversari. Sempre spalle alla porta, sempre impossibilitato a sprigionare tutta la sua forza in profondità. Non era solo una questione di sistema, ma anche di condizione. Romelu è arrivato a fine agosto, ci ha messo un po’ a carburare, a trovare un nuovo modo di essere ancora devastante, come nella sua prima versione made in Conte. E mentre lui cercava il modo di imporsi, Giacomo Raspadori restava spesso a guardare. Senza una smorfia, senza un atteggiamento sbagliato. Sempre settato sul campo, sul gioco, sul dare sostegno ai compagni. Il Napoli, del resto, viaggiava a marce alte e alla fine era ciò che contava di più: i risultati. Ma il 2025 ha segnato un cambio netto col passato, soprattutto per Jack. Che ora gioca, segna, inventa, risolve. E fa volare anche Lukaku, che può dividere spazi e condividere palloni con una spalla accanto. La nuova coppia è ormai rodata. E allora toccherà di nuovo a loro trascinare il Napoli nell’ultimo scoglio lontano dal Maradona.
Napoli, vietato sbagliare: occhio al Parma e Conte ha un fenomeno…
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VAI COL JACK
A Parma sarà la terza gara consecutiva col nuovo tandem del gol in prima linea. L’ottava volta in questo campionato in cui Conte comincerà la partita con la Lu-Ra in attacco. Raspadori sta vivendo un momento d’oro e, specialmente in trasferta, è diventato un fattore chiave per sbloccare le partite. Il Napoli viene da due vittorie consecutive in trasferta per 1-0 e in entrambi i match è stato Jack l’uomo chiave. A Monza, da subentrato, ha inventato il lob morbido per la testa di McTominay, proprio quando il Napoli sembrava non riuscire più a trovare soluzioni vincenti. A Lecce, invece, ha fatto tutto da solo: prima si è procurato una punizione dal limite, poi ha pescato il jolly da fermo, infilando la palla nell’angolino, proprio sul palo del portiere. E domenica scorsa ha portato il Napoli a un passo dalla vittoria sul Genoa: suo l’acuto del 2-1, con controllo in corsa a disorientare la difesa rossoblù e sinistro preciso e violento, quasi a scaricare in porta tutta la voglia di Napoli di una nuova festa tricolore. Un lampo di classe che sembrava poter indirizzare definitivamente la volata scudetto. E invece ci sarà ancora da correre e lottare. E da trovare nuove soluzioni in queste ultime due finali.
CARICA LUKAKU
La delusione post Genoa è alle spalle, Conte ha lavorato tanto sulla testa dei suoi e caricato a dovere gli uomini chiave. Lukaku domenica è tornato al gol, ma ha interrotto una specie di incantesimo napoletano. Fino a domenica scorsa, a ogni gol di Lukaku corrispondeva una vittoria del Napoli. E forse anche per questo la frenata col Grifone è apparsa ancora più clamorosa agli occhi dei tifosi. Ma il Napoli è ancora avanti e si affida alla leadership del belga per avvicinarsi al sogno. E Romelu contro il Parma ha dolci ricordi: all’andata fu il debutto ufficiale in azzurro e entrò col Napoli sotto di un gol e il pubblico rumoreggiante. Poi il sinistro di Romelu al secondo di recupero aprì la strada per la clamorosa rimonta. E anche una nuova pagina di speranza in città, che finalmente aveva ritrovato una squadra con un’anima, dopo averla vista svuotata nell’anno post scudetto. Romelu è un uomo in missione, vuole chiudere i conti col passato e tornare a festeggiare. Da re e insieme a Jack. Per una favola tutta azzurra.
Fonte: La Gazzetta dello Sport