ESCLUSIVA – Roberto “El Pampa” Sosa: “Napoli, devi pensare soltanto a battere il Parma! Serie C? Una gara ci diede la spinta per vincere…”
Roberto “El Pampa” Sosa, ex attaccante – fra le altre – del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai microfoni de ilnapolionline.com a margine della presentazione del suo libro, “L’ultimo 10“.
Come nasce l’idea di realizzare il libro?
“Nasce grazie al contributo di Edizioni Mea e dei suoi editori, che mi hanno inseguito per poter raccontare questa storia in totale libertà. Sono orgoglioso di aver raccontato tutto questo in un libro che contiene tanti bei ricordi”.
Hai dedicato numerose pagine alla risalita del Napoli dopo il fallimento dell’estate 2004. Negli anni fra Serie C e B, qual è il ricordo che porti ancora nel cuore?
“I primi due anni in Serie C furono molto particolari: la finale persa contro l’Avellino alla prima stagione è stata una spinta per far bene l’anno seguente dove vincemmo il campionato in maniera abbastanza tranquilla. Chi ha vissuto l’esperienza della C andrà sempre ringraziato perché ha saputo soffrire”.
Il Napoli si è giocato il bonus-pareggio contro il Genoa. Adesso si va a Parma e poi ci sarà il Cagliari, due partite ad alta tensione. Come vedi il duello scudetto con l’Inter?
“Ora come ora bisogna pensare soltanto al Parma, una partita che dirà molto anche perché l’Inter affronterà la Lazio in un match altrettanto complicato. Anche il fatto che si giochi in contemporanea darà molte indicazioni in vista dell’ultima giornata se si potrà già festeggiare o meno”.
Tu sei sbarcato in Serie A nel lontano 1998 grazie all’Udinese, realizzando il tuo primo gol alla Juventus, prossimo avversario dei friulani. Dopo aver messo in difficoltà diverse big, la squadra di Runjaic proverà a far lo stesso anche a Torino oppure la sua stagione può dirsi conclusa?
“Non credo che l’Udinese possa far più di tanto, anche perché la Juventus dopo il ko della Roma sull’Atalanta è la favorita per chiudere al quarto posto dovendo sfidare anche il Venezia che lotta per salvarsi. Ma la squadra di Tudor ha una marcia in più”.
Intervista a cura di Riccardo Cerino