CdS – Ha attraversato stagioni e allenatori, di Amir Rrahmani si sono fidati tutti

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Uno dei perni di questo Napoli è sicuramente il difensore centrale Amir Rrahmani, una certezza, uno dei migliori in circolazione, e di lui si sono sempre fidati tutti gli allenatori che si sono susseguiti nel tempo in azzurro, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Gira tutto intorno a lui, come recitava una nota pubblicità, con gli altri a ruotare e lui fermo, immobile, una costante. Amir Rrahmani, 31 anni, è la firma in calce della miglior difesa d’Europa, quella del Napoli, 25 gol subiti e 15 clean sheet, perché lui c’è sempre, da anni, con i compagni che cambiano ma senza spettinarlo, come se tutto dipendesse soprattutto da lui. Una percezione vicinissima alla realtà, alla parola del campo. Dall’ultimo Koulibaly (37 volte insieme) a Buongiorno (22) passando per il lampo Kim (31), collega tricolore subito via, fino a Juan Jesus (con cui ha raccolto più partite insieme, 77) e Rafa Marin che ha debuttato dal primo minuto in campionato proprio a Monza. Porte scorrevoli al suo fianco. Rrahmani, al Napoli dal 2020, si è sistemato sul centro-destra e da allora, da quando è stato acquistato dall’Hellas, non ha più lasciato il suo posto.

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Ha attraversato le stagioni e gli allenatori, conoscendone diversi: ognuno si è fidato di lui. Anche Conte, quest’anno, ne ha fatto subito il leader difensivo come i numeri dimostrano. Con 3.047 minuti raccolti, Rrahmani è il giocatore della rosa che ha giocato di più in stagione. In questa Serie A non ha saltato neppure una partita. Solo in Coppa Italia, con Palermo e Lazio, si è riposato. Poi, da stakanovista, vedendo alternarsi Buongiorno con JJ e ora con Rafa Marin al suo fianco, ha partecipato a tutte le tappe di un campionato che vede ora il Napoli in vetta sognando lo scudetto. Lui c’era nel 2023 quando si parlava tanto di Kim eppure ad accoglierlo, avendo appena salutato Koulibaly, c’era proprio Amir, che gli ha fatto strada presentandogli le insidie del campionato e poi viaggiando insieme a lui verso la storia. Una coppia ben assortita come l’ultima, quella costruita in estate. Rrahmani si è trovato bene con Buongiorno, quest’anno, sia come coppia nella difesa a quattro che a inizio stagione quando lui faceva il centrale e l’ex Torino agiva come centrale a sinistra a tre. Meccanismi subito collaudati come se si conoscessero da anni, come era accaduto già in passato con gli altri. Tra alti e bassi, ovvio: nell’elenco, infatti, ci sono anche Ostigard (20), Natan (12) e, ancora prima, Maksimovic (10) e Manolas (7)”.
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