Antonio Conte ripete diversi concetti. Per sentirli più suoi e per trasmetterli con maggior vigore, alla vigilia della sfida col Monza. L’allenatore comincia dal tenere a freno l’euforia, lo scudetto è un sogno e non un obiettivo.
“Dobbiamo blindare il piazzamento Champions, vincere ci avvicinerebbe a questo traguardo prestigioso e non preventivabile. Ora siamo lì e cercheremo di dare fastidio fino alla fine. Dobbiamo continuare ad alimentare questo sogno, sappiamo che non è facile e ci saranno altri ostacoli da superare. Siamo i primi a voler alimentare la passione dei tifosi”.
Al netto delle questioni di campo, Conte ha individuato qualche demerito anche fuori. “A inizio anno ho detto molte cose, alcune posso confermarle e altre no. Non rinnego niente, ma mi sono reso conto di alcune dinamiche, come il discorso di Kvaratskhelia. Avevo detto che il Napoli non doveva essere un club di passaggio, ora non vorrei passare per bugiardo su cose disattese. In otto mesi qui ho capito che tante cose non si possono fare”.
LONTANO DA CASA
Il Napoli non vince in trasferta da tre mesi. “Purtroppo è un dato inconfutabile, non siamo stati neanche fortunati, ma abbiamo tanti punti e siamo secondi, quindi siamo stati regolari ed è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi”.
E guai ad abbassare la guardia soltanto perché il Monza sembra ormai condannato alla retrocessione. “Le partite vanno giocate. Quando ero un bimbetto che avevo appena esordito col Lecce, ed eravamo già retrocessi, andammo a vincere in casa della Roma e loro persero lo scudetto. Ho l’esperienza necessaria per dire ai miei giocatori di tenere le antenne dritte. Nessuno vuole partire sconfitto. Dobbiamo essere bravi e dimostrare la maturità necessaria di chi sta lottando per lo scudetto, cercando di prenderci la partita. Nessuno ci regalerà nulla, abbiamo solo da perdere”.
COMPLIMENTI
Il tecnico ha voluto congratularsi con l’Inter dopo il passaggio del turno in Champions League. “Bisogna fare i complimenti ai nerazzurri per aver raggiunto la semifinale contro una squadra molto forte come il Bayern Monaco. Da persona di calcio è un atto dovuto. Non c’era bisogno di questo traguardo per rendersi conto della forza dell’Inter, è una squadra forte, ma questo certifica il campionato straordinario che stiamo facendo ed è un bene per il calcio italiano, che in Europa si è sempre fatto rispettare. Per il terzo anno consecutivo c’è qualcuno in semifinale di una coppa, non è un caso: la Serie A è di nuovo un campionato di livello”.
Le ultime battute sono sui singoli. Per quanto riguarda Buongiorno è stato chiesto un aggiornamento sulle sue condizioni. “Stiamo monitorando i progressi, non vogliamo mettere date o pressione. In difesa la situazione è critica, ma zero alibi: domani si va in campo per vincere, punto e basta”.
Il messaggio rivolto a Di Lorenzo, invece, è una richiesta di maggior concretezza. “È partito a razzo, mi aspetto qualche gol in più da lui. Ha qualità e personalità, con i tempi di inserimento. Si è un po’ fermato, quindi vorrei da lui una spinta in più”.
Fonte: Gazzetta