“L’Udinese non ha rubato nulla: dopo il gol del vantaggio il Napoli non ha fatto più nulla”

Le parole del conduttore e speaker

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A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, conduttore di 16Napoli su 8 Channel e speaker di 1 Football Night: “Ho iniziato una bruttissima settimana. Veramente non c’era modo peggiore per cominciarla. Solo una notizia da San Siro, stasera, potrebbe risollevare l’umore. Speriamo di ricevere un’ennesima sorpresa dal confronto tra Inter e Fiorentina, come già accaduto lo scorso giovedì. L’Udinese non ha rubato nulla. Ha fatto una bella gara e si è visto fin dai primi minuti che l’avevano preparata molto bene. Erano in palla, avevano voglia di fare quel tipo di prestazione. Quella di ieri era una partita da vincere 1-0: segni, difendi il vantaggio e porti a casa il risultato. Invece, poi è successo quello che è successo sul gol friulano, e da lì in poi il Napoli non ha praticamente creato più nulla. Dopo l’1-1, non c’è mai stata una vera occasione per il 2-1, forse solo su quel colpo di testa di Anguissa sul secondo palo. Anzi, sembrava una di quelle partite che il Napoli rischiava addirittura di perdere nel finale, perché se c’era una squadra con più energie, quella era l’Udinese. Penso sia stata una questione mentale. Dopo la sconfitta dell’Inter e il pareggio in extremis della Roma, ieri c’era la grande opportunità di allungare in vetta, ma questa pressione ha pesato. Si è visto in campo: giocatori che sbracciavano, che sbuffavano. Non vedevamo un atteggiamento del genere dai tempi della gara contro il Verona alla prima giornata. È stata una partita completamente storta. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, di solito in serate così si perde. Stavolta è arrivato almeno un punto. Speriamo che nel lungo periodo possa rivelarsi importante, e non un grande rammarico per i due punti persi. Conte è in una posizione ideale e lo sa bene. Ha fatto un miracolo portando la squadra al primo posto. A gennaio gli vendono il giocatore più forte e non lo sostituiscono adeguatamente. Gli promettono Danilo, lo aspettano fino all’ultimo giorno e poi Danilo va in Brasile. Conte è sereno perché sa di aver fatto il massimo. Non a caso, ieri ha fatto un clamoroso dietrofront. Un mese fa diceva che non avrebbe mai firmato per un obiettivo minimo come la qualificazione in Champions. Ieri, invece, ha dichiarato che la società gli ha chiesto semplicemente di arrivare in Europa, anche in Conference League. È un passo indietro significativo, un modo per dire: ‘Questa è la squadra che mi avete dato, evidentemente per voi anche la Conference va bene’. Lo hanno indebolito e deresponsabilizzato. Ieri si girava in panchina e trovava solo giocatori che, per carità, non sono scarsi, ma hanno già dimostrato di non essere adatti al suo calcio. Il Napoli ha insistito su un giocatore in cui Conte evidentemente non crede, al punto che li ha messi in campo solo perché non aveva alternative. Politano non stava in piedi, quindi ha dovuto far entrare Ngonge, ma la differenza non si è vista: o entra o non entra, è un fantasma. C’erano giocatori come Anguissa che era improponibile, Billing che non si è nemmeno alzato per riscaldarsi e subentrare al suo posto. Le scelte della società sono chiare. È entrato Okafor, un giocatore che non aveva nemmeno dieci minuti nelle gambe, e si vedeva. Alcuni dicono che il Napoli giochi solo una partita a settimana e che questo dovrebbe bastare per avere energie, io sorrido quando sento queste cose. Giocare una volta a settimana non basta. Non avere una rosa all’altezza significa rinunciare a tanti punti nel medio-lungo periodo. Con un paio di rinforzi mirati, il Napoli avrebbe avuto molte più possibilità. Immagini una gara come quella di ieri, bloccata al 70° minuto, con un giocatore come David Neres che entra fresco e spacca la partita. Invece, è entrato chi sembrava in ciabatte, senza nemmeno la voglia di rientrare. E così è finita 1-1. Conte si sta trovando bene, anche se non è contento. Le dichiarazioni che ha fatto erano inevitabili, ma devo dire che sono state molto mature. Ha detto di essere sereno, e già questo è un passo avanti dal punto di vista comunicativo. Significa che vuole preservare il gruppo e non rompere gli equilibri. Molto dipenderà da come finirà la stagione e dalle promesse che gli verranno fatte in estate. Perché Conte, in estate, si aspetterà un mercato molto importante con i soldi risparmiati in questo gennaio“.

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