A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Napoli-Juventus
Approfondimento su Napoli-Juventus
Il Napoli nella gara di andata a Torino ottenne un buon pareggio col punteggio di 0-0, in una partita particolarmente bloccata.
Si è giocata ieri pomeriggio alle ore 18 presso lo stadio “Diego Armando Maradona” la partita Napoli-Juventus, valida per la ventiduesima giornata del campionato di serie A. Un match mai banale per via dell’accesa rivalità sportiva tra i club e sportiva tra le diverse tifoserie e che, alla vigilia era ancora più atteso per il lunghissimo passato in casa bianconera dell’attuale tecnico partenopeo Antonio Conte. La Juventus nell’ultimo turno di campionato aveva vinto facilmente contro il Milan, ma in settimana era reduce da un poco soddisfacente pareggio sul campo del Bruges. Il Napoli,invece, era chiamato a continuare il suo trend positivo di sei partite, culminato col pesantissimo successo esterno sul campo dell’Atalanta la settimana scorsa. A vincere sono stati i partenopei con un secondo tempo di altissimo livello.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- Gli scugnizzi: al Napoli in questo periodo continuano a mancare titolari, con Buongiorno fuori da tempo e l’infortunio last minute di Olivera. Eppure chiunque venga chiamato in causa entra e fa sempre meglio. Spinazzola, esempio per tutti, ieri ha sbandato un paio di volte nei primi otto minuti, ma col passare del tempo è cresciuto sempre più in termini di qualità e applicazione. Sembrava in procinto di partire a gennaio e invece oggi è diventata una pedina preziosa a sinistra sia come esterno basso che alto. E’ la dimostrazione che questi ragazzi, indipendentemente dai minuti giocati, si sentono coinvolti al 100% nel progetto. Merito del condottiero…
- Il modello…Juventus: è vero la rosa del Napoli è davvero risicata in questo periodo ed è altrettanto vero che a gennaio è partito il calciatore più forte della squadra. Però il vero segreto di questa crescita veloce a mio avviso è nel centrocampo. Tre calciatori (Anguissa-Lobotka-Mc Tominay) tanto diversi tra loro quanto perfetti nell’incastrarsi insieme nella zona nevralgica del campo. Il ricordo ci rimanda proprio al primo anno alla Juventus di Antonio Conte, che vinse lo scudetto grazie a una impermeabile difesa, ma soprattutto a un centrocampo stellare in grado di sopperire anche all’assenza di un bomber di razza. Nella mia continua caccia ad auspici e buoni presagi, speriamo che questo Napoli possa intraprendere proprio lo stesso percorso.
- Il bilancio del primo miniciclo: avevo detto che dalle sfide contro Atalanta, Juventus e Roma sarebbero serviti almeno sette punti per provare a restare in scia dell’Inter. Poi il pareggio casalingo dei nerazzurri nel recupero di qualche settimana fa contro il Bologna e i sei punti raccolti dal Napoli nelle prime due sfide di questo miniciclo terribile potrebbero aver già cambiato del tutto le prospettive e le ambizioni del club. Il mio consiglio è di sospendere giudizi e bilanci ancora per una settimana e poi proveremo a tirare le somme per capire dove potrebbero arrivare i partenopei. Certo che questa squadra sta facendo qualcosa di spettacolare.
- Il totale allineamento: “Chi è leader non deve pensare a chi manca, ma fare la differenza con ciò che ha”. Queste le parole di Antonio Conte nel post gara di Napoli-Juventus. Anche il Ds Giovanni Manna si era pronunciato sul mercato, parlando di volontà di rinforzare la squadra senza però farsi prendere per il collo. Questo significa che arriverà qualcuno soltanto se sarà un calciatore che potrà davvero migliorare la qualità della rosa nel rispetto dei parametri economici del club. Diversamente si andrà avanti con questo gruppo ristretto di uomini, che si getterebbero nel fuoco per il loro tecnico! Perché come disse un altro storico“Comandante” partenopeo anni fa A NOI BASTANO 11 MATTI PER PROVARE IL COLPACCIO!
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore
RIPRODUZIONE VIETATA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE