A MENTE FREDDA (RUBRICA)- Tutte le curiosità su Atalanta-Napoli
Approfondimento su Atalanta-Napoli
L’Atalanta nella gara di andata al Maradona inflisse ai ragazzi di Antonio Conte una severa lezione, imponendosi con un netto 3-0.
Si è giocata ieri sera alle 20:45 presso lo “Gewiss Stadium” di Bergamo la sfida tra Atalanta e Napoli, valida per la ventunesima giornata di serie A. I bergamaschi, dopo le fatiche in Arabia di Supercoppa, in settimana avevano ottenuto un buon pareggio di rimonta in casa contro la Juventus. I ragazzi di Conte invece nello scorso turno si erano imposti agevolmente sul Verona e qualche giorno dopo hanno ufficialmente dato addio a Kvaraskhelia, uno degli eroi del terzo scudetto. Ne è uscita una gara stupenda col Napoli che si è imposto per 3-2 consolidando, così, il primo posto in classifica.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- Il Napoli di Antonio: attenzione questa non è una “diminutio” verso la squadra che ha vinto con Lucio il suo terzo storico scudetto. Anzi quei protagonisti sono diventati ormai immortale per i tifosi del Napoli. Ma in questa stagione, con l’addio ufficiale di Kvara, non ci sono tre fenomeni assoluti in un gruppo valido (un georgiano, un nigeriano e un sudcoreano). Questa rosa è però diversa, prima smantellata e modificata in estate (e anche a gennaio) e poi ricostruita nell’anima. Tanti investimenti (ricoperti parzialmente proprio con la cessione a gennaio da quasi ottanta milioni) e un gruppo guidato dall’unico condottiero possibile: Antonio Conte. Perché non può essere casuale se Juan Jesus sembra un bravissimo marcatore, se Neres spacca le partite come Messi. Non può essere neanche un colpo di fortuna se Politano corre e copre come non faceva neanche a vent’anni. O se Spinazzola si ricicla alla grande come esterno offensivo di qualità. Questo è soprattutto il Napoli di ANTONIO CONTE!!!
- Il secondo piccolo segnale: nella gara contro il Venezia al gol di Raspadori a pochi minuti dalla fine avevo citato una “curiosa” analogia con l’anno dello Scudetto. La vittoria di ieri sera in trasferta contro l’Atalanta, in rimonta dopo un gol subito nei primi minuti del match, è una seconda GRADEVOLE coincidenza. Cosa significa tutto questo? Ahimè nulla, ma siamo napoletani e ci piace cogliere a bassa voce tutti quei piccoli e confortevoli segnali. Come l’Inter che perde lo Scudetto (ai danni del Milan) non vincendo nel recupero contro il Bologna…
- L’arbitro campano: il signor Colombo è sicuramente uno degli arbitri italiani più bravi e affidabili. E ieri la sua gestione di Atalanta-Napoli è stata certamente buona e senza particolari discussioni. Però questo match si è giocato a Bergamo con un arbitro nativo di Como (così come Inter-Napoli nell’anno dello scudetto fu arbitrata da Sozza di Milano). E’ giusto togliere i retropensieri. Concordo assolutamente. Però mi chiedo se il signor Rocchi avrà mai il coraggio di designare Marco Guida (altro arbitro certamente affidabile) di Torre Annunziata per la sfida tra i partenopei e i nerazzurri milanesi tra qualche settimana. E chissà come la prenderebbero eventualmente Marotta e Inzaghi. Perché a pensare male si fa peccato, ma qualche volta si indovina…
- Il nervosismo strisciante: solita premessa, scontata ma da ribadire. Parliamo di calcio e quindi impariamo a prenderci in giro senza scatenare alcun odio. Da qualche giorno nell’ ambiente Inter (quella che definirei “orbita marottiana”) serpeggia una certa tensione e nervosismo. “Cabaristi” (altro neologismo per intendere un incrocio tra giornalisti e cabarettisti) provavano a raccontare il rigorino generoso di Empoli (roba di tre mesi fa), o la mancata espulsione di Lukaku per somma di ammonizioni contro la Roma (in un remake a tinte strisciate di Avarar). Invece sul MAI-RIGORE di Inter-Napoli, hanno provato a fare la morale ad Antonio Conte che aveva osato lamentarsi della gestione del Var. Lo stesso Simone Inzaghi si dissociò immediatamente dal tecnico dei partenopei, con l’atteggiamento di superiorità di chi sa di trovarsi dalla parte del potere. Tuttavia il “buon samaritano” mercoledì sera al termine del recupero contro il Bologna, si è scatenato contro Pairetto (arbitro scarso da sempre, ma non certamente in quella gara) per un fallo fischiato sulla trequarti avversaria. E’ più forte l’Inter sulla carta, ma è anche molto nervosa in questo periodo, in quanto sperava di avere un discreto vantaggio da gestire sulle inseguitrici. E soprattutto va ricordato che “l’ossessione Conte” può logorare chi se lo ritrova come avversario…
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore
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