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Tutta Napoli spinge Conte

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La squadra accolta in aeroporto da 3.500 tifosi: cori, fumogeni e la carica per sfidare l’Atalanta

Antonio comincia il dopo Kvara contro la Dea: «Non è una sfida scudetto. Restiamo ambiziosi»

Atalanta

C i sono partite dai significati che vanno oltre le parole, soprattutto in certi momenti molto delicati. Il popolo azzurro ha compreso la situazione e il giorno dopo il volo di Kvaratskhelia ha salutato la squadra all’aeroporto riempiendo una piccola curva. Oltre tremila tifosi, forse di più, hanno accolto ieri a Capodichino la squadra in partenza per Bergamo: cori, bandiere, striscioni, fumogeni, carica. Amore incondizionato che allo stadio mancherà per il divieto di trasferta.

Il viaggio verso Atalanta-Napoli, oggi in prima visione al Gewiss, è cominciato così. Con i brividi degni di uno snodo cruciale: «Non me la sento ancora di definirla una sfida scudetto, dobbiamo compiere qualche altro step». Antonio Conte dribbla l’argomento come avrebbe fatto Kvara o come farebbe Neres, il vero erede designato alla successione del principino georgiano che ieri è diventato un giocatore del Psg a tutti gli effetti. Ma la classifica è uno specchio delle brame: il Napoli è primo da solo a +4 sulla Dea – e a +3 sull’Inter, in attesa del recupero con la Fiorentina – e ciò significa che il risultato di oggi comincerà a determinare. Non è presto: gli azzurri hanno la chance di scappare a +7 e l’Atalanta di riportarsi a -1. Una vittoria dell’una o dell’altra avrà risvolti fondamentali in ottica scudetto. È oggettivo.   Fonte: CdS

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