RIVIVI LIVE – Conte: “Sfida scudetto? Non siamo a quello step. Addio Kvara? Si deve metabolizzare in fretta, per il sostituto chiedete alla società”

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Ore 14:33 – Fine conferenza stampa

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“Vincere i campionato o entrare in zona Champions è difficile, se non produci qualcosa di bello e produttivo. Poi, ci sono delle situazioni che sono più pompate a livello mediatico e altre meno per diversi interessi. Quando produci a fine campionato o fino adesso tanti punti, non penso sia fortuna o perché altre squadre stanno performando di meno. Noi stiamo crescendo, stiamo facendo un percorso e abbiamo dovuto adattarci anche a tempistiche e situazioni, come l’arrivo tardivo di alcuni giocatori, ma la disponibilità di tutti mi ha permesso di trovare l’assetto giusto”

Secondo lei, bel gioco e concretezza, possono essere la svolta a cui fa spesso riferimento?

“Ai tifosi napoletani non potranno mai togliere la passione. Nel momento in cui la squadra è in testa alla classifica, a tutti è chiaro che c’è questa grande passione e noi dobbiamo alimentarla nel miglior modo possibile, senza avere rimpianti, al di là del risultato”

Quanto può spingervi la passione dei tifosi ritrovata?

“Il gruppo ha dovuto metabolizzare questa uscita, poi, la realtà quotidiana ti impone di metabolizzare subito e cercare di impegnarti ancora di più e sopperire a qualsiasi situazione che può sembrare penalizzante per la propria squadra. La classifica dice che noi siamo in testa e l’Atalanta è vicina a noi, poi c’è l’Inter, poi se volete farmi dire che questa è una sfida scudetto, io non me la sento di dire che lo è. So che dobbiamo fare degli step, è ancora troppo presto per farmi dire che una nostra partita è una sfida scudetto. Sappiamo che dobbiamo fare punti mettendo feino in cascina, che ci permette di andare domani a Bergamo e fare una partita senza essere troppo influenzati dal risultati. Al tempo stesso, però, sono sfide che ci devono far capire a che punto siamo nel nostro percorso”

Una sfida come quella di domani può aiutare a superare questo scossone?

“Gennaio è un mese particolare. Noi oggi siamo a metà mese e sono già usciti 4 giocatori. Dopo 6 mesi nei giocatori si creano delle dinamiche anche umane tra di loro. Scossoni così forti possono creare piccoli scompensi. Dobbiamo essere bravi a mantenere l’unità che abbiamo creato fino al primo gennaio. I punti che abbiamo raccolto sono frutto di 24 giocatori e noi dobbiamo essere bravi, anche con i nuovi, che hanno bisogno di adattarsi alla metodologia, alle situazioni tecnico-tattiche. Dobbiamo essere bravi a creare di nuovo quell’alchimia, compensando l’assenza pesante di Kvara. Non ci siamo lamentati e non lo faremo oggi. Sono dinamiche che esistono nel calcio e mi auguro che nel Napoli, in futuro, ce ne siano di meno”

L’addio di Kvara può creare una reazione nello spogliatoio e spingere il gruppo a fare di più?

“L’Atalanta ha vinto 11 partite consecutive. Era una squadra forte e lo è ancora, anzi, ne ha la consapevolezza grazie alla vittoria dell’Europa League. Oggi l’Atalanta è una realtà, ma quando vinci acquisti fiducia e autostima. Loro oggi hanno ciò e la dimostrano con tutti: contro il Real Madrid, ad esempio. Noi dobbiamo concentrarci su di noi: penso che la squadra sia cresciuta dalla gara di andata. Abbiamo bisogno di queste partite, fuori casa contro squadre forti, per misurarci e dobbiamo capire come siamo, quanto manca e c’è da lavorare per avvicinarci sempre di più e sperare di vincere”

C’è ancora un gap da colmare con l’Atalanta?

“Questa domanda dovete farla alla dirigenza. Io ho sposato questo club, questa situazione perché avevo il piacere di vivere un’esperienza id una città come Napoli, con tutta questa passione. Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club, ma al tempo stesso dobbiamo essere ambiziosi. Se non lo fossimo, non ci sarebbe quella voglia, quella determinazione e quella cattiveria agonistica id migliorare e voler essere tra le prime in Serie A. Testa bassa e pedalare, qualsiasi cosa accada intorno a noi: alcune cose possiamo indirizzarle, altre no ed è inutile perdere energie. Non voglio perdere energia perché devo darla tutta alla squadra. Dobbiamo essere molto concentrati sulla squadra e devo tutelare ciò che stiamo facendo. Questi ragazzi non meritano di non essere tutelati”

Da quando Neres è titolare il Napoli ha segnato 14 gol: è lui il dopo Kvara o dobbiamo aspettarci qualcun altro?

“Questa squadra, rispetto all’anno scorso, senza tre giocatori rispetto allo scudetto, ora quattro, ha fatto 47 punti. Questo è un dato oggettivo, poi a livello soggettivo ognuno può dire la propria: il Napoli ne esce rinforzato, ha bisogno di questo o di quest’altro. Penso anche a Mario Rui, nell’anno dello scudetto giocava lui. Tante volte si dice c’è l’ossatura, ma questo è un altro Napoli adesso. Con la partenza di Kvara il Napoli è sicuramente diverso rispetto a quello che ha vinto lo scudetto, che l’anno scorso non ha avuto un buon campionato. Noi dobbiamo continuare a lavoro perché è quello che ci ha portati a fare 47 punti e stare lì. Va dato merito ai ragazzi per ciò, ma questo è un altro Napoli rispetto a quello di due anni fa, soprattutto ora che è andato via un altro pezzo da 90. Ci apprestiamo a disputare le restanti 19 partite di campionato”

Più clamoroso il primato in classifica o l’addio di Kvara?

Ore 14:15 – Inizia la conferenza stampa

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Conte ritrova la squadra quasi al completo, con tutti e tre i nuovi acquisti invernali a disposizione e sfida Gasperini, che all’andata aveva saputo imporsi con un largo e deciso 3-0 al Maradona.

 

A cura di Simona Ianuale

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