Ielpo, ex calc.: “Conte? Dobbiamo vedere come si confronterà con la piazza, e con De Laurentiis”
L’ex calciatore Mario Ielpo, ha parlato ai microfoni di 1 Football Club, sulle frequenze di 1 Station Radio.
Ancora oggi gli allenatori spostano gli equilibri: scelta giusta quella del Napoli per Conte?
“Sulla carta è sicuramente la scelta giusta. Conte è un allenatore bravissimo ma è un allenatore spigoloso. Dobbiamo vedere come si confronterà con la piazza, e con De Laurentiis. Il miglior allenatore del mondo, a Napoli ha fatto fatica: Ancelotti. Sulla carta, però, ripeto, hanno fatto benissimo ad investire su Conte”.
La Serie A è ambiziosa, visti i movimenti di mercato?
“La stagione non si è mai fermata ed i grandi investitori esteri sono rimasti al palo: quelli che pensavano di fare tanti soldi, come il Napoli con Osimhen, il cui procuratore Calenda è mio amico, il suo contratto è stato fatto per un altro mondo, fra stipendio e cartellino. Quest’anno invece sia gli arabi che gli inglesi sono rimasti fermi e quindi c’è stato un bagno di realtà. L’anno scorso sono stati raggiunti dei livelli incredibili, oggi si è tornati un po’ di più alla realtà”.
Si prevedono cambiamenti nei vertici istituzionali: i problemi dipendono dagli uomini o dal regolamento?
“I sistemi si sono accatastati ed incancreniti, ci sono vari poteri che si incrociano, e la vita è complicata per tutti. Non è facile risolvere i problemi. Quel che c’è, è l’emergenza di far arrivare giocatori italiani in prima squadra e fare di tutto per aiutarli. Non è il decreto crescita, che li ha avvantaggiati. Inoltre, ci sono troppe partite”.
Nel massimo del rispetto per il suo amico Calenda, la situazione Osimhen com’è stata gestita?
“Andava chiusa l’anno scorso. I parametri del suo contratto erano dell’anno scorso. Quest’anno era tutto più difficile. Non so quale fosse stata l’idea del Napoli. Magari l’ingaggio era promesso solo sulla carta. È stato praticamente un ginepraio. Il contratto è una regola fra le due parti con determinati dati di partenza, se poi cambiano le condizioni è tutto più difficile. Non è funzionato perché quando c’è l’occasione bisognava prenderla: era l’estate scorsa, quella dei grandi colpi. Infatti, quest’estate nessuno l’ha comprato. Le società arabe ed inglesi, l’anno scorso, hanno preso Tonali per circa 70 milioni, avrebbero potuto tranquillamente prendere anche Osimhen”.
Meret è ancora una volta in scadenza, ma il Napoli pare voglia sfruttare la clausola contrattuale di rinnovo: questo inciderà per la crescita di Caprile?
“Se non rinnovi Meret, rischi di perderlo a zero. Dall’altro lato, si deve vedere su chi punta il Napoli per il futuro. Sappiamo che De Laurentiis utilizza le clausole contrattuali come se si trattasse di questioni più finanziarie piuttosto che di situazioni di campo, dove c’è attenzione per i rapporti umani: di fondo, i giocatori devono giocare bene, e questo succede se tutto funziona bene”.