Caira scettico sul mercato del Napoli: “Se prende tutti esterni forse li ha chiesti il mister”

Le parole dell'ex direttore sportivo della Roma

0
A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Caira, ex direttore sportivo della Roma ed ex procuratore di Francesco Totti: “Esonero Mourinho? Non è una decisione a ciel sereno. Roma era già divisa da un po’ di tempo. Ci si aspettava qualche risultato che potesse aiutare maggiormente. Cosa che non è arrivata. È una cosa naturale per quel che accade nel mondo del calcio. Se non fosse stato Mourinho, infatti, in qualsiasi società sarebbe già accaduto a ottobre. Il nome importante, l’impegno della società in un progetto importante hanno indotto a tirare avanti fin quando è stato possibile. Il calcio è uno sport di squadra e, quando devi dare una scossa, non puoi cambiare trenta giocatori ma quella che dovrebbe essere la guida della squadra. Sono i ruoli del calcio, della vita. Non posso dirmi d’accordo. Vediamo sempre la Premier come un modello da seguire. In Inghilterra, però, ci sono allenatori che sono seduti lì da anni. Klopp, in Italia, sarebbe stato silurato. A Liverpool, però, l’hanno tenuto lì, l’hanno difeso ed aiutato, anche sul mercato. Le rivoluzioni sul mercato si possono sempre fare, ma non portano mai a nulla nel lungo periodo. Faccio l’esempio della Salernitana di due anni fa. A gennaio fecero una rivoluzione, riuscirono a salvarsi, ma il progetto? È stato un progetto a quattro mesi. Ogni storia ha i suoi perché, bisogna conoscere ogni situazione. Ci sono gli equilibri degli spogliatoi, dei calciatori. È come in una famiglia, dove spesso mancano gli equilibri, pur essendo composta soltanto da cinque o quattro persone. Per questo, trovare quell’alchimia che ha portato il Napoli, lo scorso anno, a strabiliare tutti, non è semplice. Nella passata stagione tutto è andato per il verso giusto, i fattori si sono incastrati alla perfezione, c’era entusiasmo. Ripetersi, però, è sempre difficile. Evidentemente, il mister, in questo momento, ha espresso la necessità di esterni d’attacco. Cambiamento dell’assetto tattico? Probabilmente. Se si cercano più esterni, nonostante il Napoli ne abbia già abbastanza, si vuole puntare su un gioco che si incentri sugli esterni d’attacco. Dalle qualità e dalle caratteristiche dei giocatori, però, non credo che il Napoli goda di calciatori in grado di schierare una difesa a tre. Potrebbe essere un cambiamento che attiene principalmente la fase offensiva. Conte è uno dei migliori. Ha tantissime qualità ma anche dei difetti che impongono il sostegno di una società forte alle spalle. È un martello non solo in campo, ma su tutto. Conoscete meglio di me Napoli e non so se questo sia possibile, Roma, forse, potrebbe essere più idonea ad Antonio, ma non è facile neanche per i giallorossi. In questo momento, però, mi concentrerei su De Rossi. Alla Roma serviva qualcuno che creasse alchimia, che conoscesse la piazza, i tifosi e Trigoria. De Rossi era la persona giusta e poteva fare quadrato attorno alla Roma e all’essere romanisti“.

Factory della Comunicazione

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.