STAR 2023 – Il Napoli compare tre volte nella 10 categorie del Corriere dello Sport

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Il Corriere dello Sport

 

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Squadra italiana  

 Magia Napoli  favola eterna  

Se il titolo di migliore squadra italiana fosse assegnato attraverso il totale dei punti fatti nell’anno solare spetterebbe all’Inter: 86 contro i 77 del Napoli. E sarebbe ancora l’Inter la numero uno se valesse il criterio della squadra che ha fatto meglio in Europa perché la finale di Champions, giocata perfino meglio del Manchester City, è stato un grande traguardo. Ma il 2023 ha raggiunto il suo momento epocale soltanto con lo scudetto del Napoli. Non arrivava da 33 anni, vincerlo sotto il Vesuvio vale dieci volte rispetto a Milano e Torino (fronte Juve), rappresenta qualcosa che sa di irripetibile e almeno per questa stagione lo è. L’Inter mediamente ha fatto meglio, ha vinto anche la Coppa Italia, ma quel Napoli resterà nella storia del calcio italiano per chissà quanto tempo.

 

Allenatore italiano

 Lucio nel segno  del Tricolore 

Sono stati dodici mesi indimenticabili per Luciano Spalletti da Certaldo. Indimenticabili per quattro motivi. Il primo: ha vinto lo scudetto, il primo in una grande carriera fino a quel giorno priva di un riconoscimento di quel genere, e lo ha vinto in una città fantastica come Napoli che lo attendeva da 33 anni, un’intera era calcistica. Il secondo: come un cronista dei vecchi tempi, ha fiutato la notizia, ha capito che non poteva portare oltre questa squadra dopo averla trascinata al di là dei propri limiti, ha ringraziato tutti e se n’è andato: così resterà nella storia del Napoli e di Napoli per l’eternità. Il terzo: ha realizzato il sogno di diventare commissario tecnico dell’Italia. Il quarto: nonostante le difficoltà iniziali (Mancini ha abbandonato la nave dalla mattina alla sera), si è qualificato per l’Europeo. Un 2023 da sogno per Spalletti.

 

 Calciatore italiano 

 Di Lorenzo   regista di fascia  

Può essere un terzino destro il miglior giocatore italiano del 2023 e non un cannoniere, un fantasista, un’ala dal dribbling facile? Sì, può essere, se quel giocatore è Giovanni Di Lorenzo, terzino destro di partenza, diciamo pure per convenzione, in realtà regista di fascia, anche rifinitore, anche marcatore. Nella nostra classifica supera di poco Nicolò Barella, che nel 2023 ha fatto tanto, ma tanto davvero. Di Lorenzo, in più dell’interista, ha vinto lo scudetto da capitano e l’ha vinto a Napoli, non a Milano. La differenza è evidente. Questo premio va a un giocatore che anche in un momento così complicato come quello che sta attraversando la sua squadra non si scoraggia. Di Lorenzo del capitano vero ha lo spirito. Una citazione per Berardi e una indicazione per il 2024: se gli infortuni lo lasceranno in pace, questo titolo il prossimo toccherà a Federico Chiesa.
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