Stefano Agresti, vice direttore de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto alla trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma parlando del Napoli e della situazione complicata in cui versa l’ambiente: “Il Napoli? Il problema nasce dal fatto che alcune frasi pronunciate da De Laurentiis dopo Napoli-Fiorentina hanno delegittimato Garcia a tutti gli effetti quasi annuncia l’esonero. Poi Conte non ha accettato le sue proposte e diventa tutto più complicato per il Napoli attuale. La ricostruzione dei rapporti interni sarà difficile.
Si può anche pensare che Garcia debba essere mandato via nel caso andassero male le prossime partite, ma non devi farlo capire. Oggi la squadra ha la sensazione di essere guidata da un allenatore a tempo e questo è sbagliato perché si creano dei meccanismi interni che possono condizionare anche i risultati.
La squadra e fortissima, il Napoli ha perso Kim, ma tutte quelle arrivate nelle prime posizioni del nostro campionato hanno perso calciatori importanti. Il Napoli però non ha ceduto i suoi giocatori più importanti. Sono tutti ancora lì i calciatori principali e questo dà merito a De Laurentiis. Ma è una condanna per l’allenatore che non è riuscito ad ottenere i risultati adeguati e in linea con la forza del gruppo.
I gesti alle sostituzioni sono stati sgradevoli e sbagliati perché un professionista non può reagire in quel modo quando il proprio allenatore lo sostituisce.
Però, premesso questo, dobbiamo prendere atto che quelle reazioni arrivano dopo decisioni inspiegabili dalla parte dell’allenatore. Sono comportamenti sbagliati, ma determinati da scelte che lasciano a bocca aperta. È inspiegabile sostituire il proprio goleador quando si deve pareggiare la partita. Poi sbagliano i calciatori a reagire in quel modo, però il primo errore lo fa l’allenatore quando toglie Osimhen che deve fare gol.
La Nazionale di Spalletti? Spalletti sta mettendo delle regole e mi sembra che si sia calato molto bene nel nuovo mondo. Mi sembra che ci siano dei problemi, non abbiamo grandi difensori o grandi centravanti. E una squadra non cosi affidabile e forte. Nel 2021 abbiamo vinto l’Europeo, ma è anche vero che è stato un momento particolarmente favorevole per molti calciatori. Era un’Italia differente, ora mi sembra un’Italia da ricostruire e penso che Spalletti sia l’uomo giusto per provare a farlo”.
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