Kvara sarà più scatenato e libero con il modulo di Garcia

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Il tecnico francese tiene difesa e squadra più basse L’attaccante avrà spazio per sprigionare colpi e fantasia

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Sarà la favorita dello scudetto, perché rimarrà la squadra più forte, anche se il mercato ancora dovrà svilupparsi. Il Napoli ha sviluppato come società, per l’equilibrio economico e la sostenibilità, e come squadra, un potenziale notevole che costringerà le concorrenti a inseguire. Rudi Garcia ci metterà sicuramente qualcosa di suo nell’impianto che Luciano Spalletti ha plasmato e portato a livelli di massima eccellenza europea. Già perché al di là della sensazione non positiva lasciata da alcuni addii importanti – l’allenatore, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, e quello ormai scontato del coreano Kim Minjae – comunque l’impianto della squadra rimane intatto e dunque competitivo per il campionato e anche per la Champions.

 

Sempre più Kvara Mentre Osimhen vuole rimanere a Napoli per continuare a vincere – e De Laurentiis cerca di “difendere” il suo capitale umano dall’assalto – il gemello Kvara è sicuramente al centro del progetto Napoli. Il georgiano vuole crescere con quella maglia azzurra con la quale è esploso. E Garcia non vede l’ora di allenare questo fuoriclasse che a soli 21 anni è arrivato in Italia e si è immediatamente imposto, unanimamente, diventando il miglior giocatore in assoluto della Serie A. Cosa potrà fare di più alla sua seconda stagione napoletana? Se lo chiedono i tifosi napoletani che continuano a sognare, senza perdere la voglia di festeggiare. E ci sta pensando con grande curiosità anche Rudi l’andaluso.

Senza briglie Quando hai un cavallo di razza come il georgiano, non hai bisogno di tirare le briglie, piuttosto di mollarle per liberare l’estro di questo campione che ancora ha mostrato solo la punta dell’iceberg delle sue enormi potenzialità. Al di là del sistema di gioco di partenza, che sarà sempre il 4-3-3, poi conta l’atteggiamento che tieni in campo. E storicamente Garcia è uno che tiene più bassa la propria linea difensiva. Questo significa che per gli attaccanti ci sarà più campo dietro le linee avversarie, sfruttando lo spazio in modo diverso da come impostato nell’anno dello scudetto. Non si tratta di far paragoni antipatici, ogni tecnico ha un suo modo di vedere il calcio e di svilupparlo. Tutti ricordano come nella prima Roma di Rudi sia stato importante Gervinho come arma in più per far saltare le difese avversarie. Ora l’ivoriano era un giocatore più veloce ma sicuramente meno tecnico del georgiano, che comunque ha forza nelle gambe per progressioni importanti. Basta ricordare due gol particolari, fra i tanti bellissimi disegnati da “Kvaravaggio”: quello all’Atalanta, premiato come più bello della Serie A, che tutti ricorderanno. Ma anche quello realizzato con il Torino sempre al Maradona con una progressione di cinquanta metri reggendo le cariche di spalla del suo marcatore e poi concludendo di precisione. Ecco Rudi vorrà scatenare queste caratteristiche del gioiello di Tbilisi per fare la differenza. E se resterà col suo gemello diverso Victor Osimhen allora sì che ci sarà da divertirsi. E tanto

Le vacanze Tra l’altro Khvicha è reduce da una rilassante vacanza nell’isola greca di Mykonos, con la fidanzata Nitsa. Una pausa salutare, voluta dal giocatore che ha sacrificato l’Europeo Under 21 con la sua nazionale. Ma già il ragazzo veniva da un anno senza pause, visto che un’estate fa passò direttamente dal campionato georgiano, con la Dinamo Batumi, al ritiro in Trentino del Napoli, la sua nuova squadra. E infatti in mezzo alla stagione quella fatica l’ha pagata. Ora il Napoli lo ritroverà tiratissimo e riposato.

 

A cura di Maurizio Nicita (Fonte: Gazzetta)

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