Gazzetta – Da Garcia a Benitez passando per Galtier: ADL e il casting dei 40

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Erano quaranta e resteranno tali, perché non c’è stata nemmeno l’opportunità di inserire Vincenzo Italiano nella lista degli allenatori che impegna i pensieri di Aurelio De Laurentiis. L’incontro tra il tecnico della Fiorentina e l’intera dirigenza viola è stato positivo e costruttivo, si ripartirà dalle due finali e da un’idea di gioco con cui il Napoli continuerà a confrontarsi soltanto in veste di avversario. Dopotutto il presidente del Napoli era stato chiaro in tal senso, non avrebbe fatto alcun tentativo se non nel caso in cui fosse stato lo stesso Italiano a manifestare la volontà di cambiare squadra.

 

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I rapporti istituzionali e politici tra due società che condividono la stessa visione del calcio e che si spalleggiano ai tavoli della Lega valgono molto di più. Per questo sono da tutelare con ogni forma di rispetto, ben più intensa della semplice cordialità e tipica di un legame amichevole.Incontro con Rudi Non cambia nulla, insomma, rispetto alla tabella di marcia che De Laurentiis si è imposto. A partire dallo scorso mercoledì, ha iniziato un lungo giro di telefonate esplorative, sondaggi che per qualcuno si sono anche trasformati in un incontro.

 

È il caso di Rudi Garcia, con cui il presidente ha cenato a Roma due giorni fa: è l’unico incontrato di persona. L’allenatore sarebbe ben felice di tornare in un contesto competitivo come la Serie A, dopo la parentesi poco entusiasmante in Arabia Saudita all’Al-Nassr, che non è stata vivacizzata nemmeno dall’imponente operazione per l’arrivo di Cristiano Ronaldo.
Ipotesi Galtier. Ma c’è anche un altro francese nell’elenco dei candidati: Christophe Galtier. Il presidente ne è rimasto piacevolmente colpito nel 2021, catturato dall’impresa del suo Lille in grado di rompere l’egemonia del Paris Saint-Germain.

 

C’era stato un contatto e poco altro, poi il tecnico optò per il Nizza e il Napoli scelse Luciano Spalletti. A Parigi ha vinto il campionato ma nemmeno lui è riuscito a tradurre una spropositata quantità di talento nella vittoria della Champions League. La rottura è soltanto da ufficializzare, quindi potrà ritenersi libero di accettare le proposte che arriveranno e ha già fatto sapere che sarebbe disponibile. Uno dei due potrebbe diventare così il rappresentante della categoria al di fuori dei confini nazionali: tolta la Ligue 1, in nessuno degli altri quattro principali campionati europei è presente un allenatore transalpino, da quando Vieira è stato esonerato dal Crystal Palace a marzo.

Rafa sempre un opzione La data del 27 giugno, indicata da De Laurentiis come termine entro il quale mettere sotto contratto il nuovo tecnico, è puramente indicativa. Da esperto imprenditore, è consapevole che il tempo non può essere sprecato. Per questo, il presidente sta rivolgendo maggiori attenzioni a coloro che non sono legati da contratti in essere con altri club. In questo modo si evita il carteggio formalmente necessario per avere il permesso di contattare un tesserato altrui e inoltre si aggira l’ostacolo rappresentato dalle clausole rescissorie, utilizzate sempre più spesso non soltanto per i calciatori.

 

Secondo De Laurentiis, l’allenatore non è una figura assimilabile ad una simile logica e non vuole sostenere i costi che ne deriverebbero. Se questo criterio va ad aggiungersi a quelli già noti – il 4-3-3, la voglia di calarsi appieno nell’ambiente napoletano e la capacità di gestione della rosa per arrivare in fondo in tutte le competizioni – il nome di Rafa Benitez non può essere ancora depennato. Non c’è mai stata una discussione a questo proposito, ma il presidente è fiducioso di poter convincere lo spagnolo se alla fine il suo profilo dovesse rivelarsi il più indicato.

L’intenzione al momento non è quella di richiamare una figura del passato, tuttavia non è uno scenario che può essere escluso con leggerezza. La conoscenza pregressa della città e delle dinamiche societarie potrebbe rivelarsi un aspetto a favore, se la ricerca non producesse risultati tangibili nei prossimi giorni. Senza tralasciare l’esperienza in campo internazionale, l’ambito in cui De Laurentiis punta ad imporsi dopo la conquista dello scudetto.

 

 

Fonte: Gazzetta

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