A Cuba la scuola calcio “Mano de Dios” tiene vivo il mito di Maradona

Una collaborazione ha permesso di risolvere alcuni problemi

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A L’Avana c’è una scuola calcio che tiene vivo il ricordo di Maradona: si chiama “Mano de Dios“, ospita circa duecento giovanissimi calciatori ed è sotto l’ala protettiva del Forza Napoli club Habana. Domenico Luongo, italiano emigrato da anni con la famiglia a Cuba, è l’allenatore, mentre il club dei tifosi azzurri cubani dal 2016 fornisce organizzazione sportiva e tiene viva la passione azzurra oltre al mito di Maradona. I problemi, però, sono dietro l’angolo: il campo utilizzato dalle squadre per il rituale allenamento era stato oggetto di un provvedimento di chiusura perché privo di una rete di recinzione e delle specifiche necessarie per proteggere gli atleti impegnati e la zona circostante. Il rischio di mandare in fumo anni di lavoro ha fatto scattare la macchina della solidarietà grazie ad Alessandro Senatore, avvocato e tifoso del Napoli, numero uno dell’Istituto di Cooperazione Italia-Cuba, che da anni si occupa dei progetti per l’isola e delle comunicazioni con il nostro Paese: “Ho chiamato a raccolta alcuni imprenditori napoletani e in poco tempo siamo riusciti a raccogliere quanto necessario. È sempre emozionante sentir cantare ai bambini cubani i cori d’amore per Maradona o per il Napoli“. L’iniziativa promossa “L’Avana chiama, Napoli risponde” ha permesso di risolvere il problema nelle scorse settimane e il campetto di Regla, dove le squadre del Forza Napoli club Habana potranno continuare ad allenarsi, è stato inaugurato dal presidente dell’AssoAllenatori Renzo Ulivieri e intitolato a Enzo Bearzot in una cerimonia d’inaugurazione con l’allenatore Luongo e l’ambasciatore italiano a Cuba Roberto Vellano.

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Fonte: Il Mattino 

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