Tanti Osimhen: un catalogo talmente vario che ci si perde

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Uno, no, tanti. Tanti Osimhen. Diversi modi di essere attaccante, tutti rinchiusi in quel bomber che esplode fragorosamente nella tripletta con il Sassuolo dove unisce atletismo, opportunismo, cinismo e…scavetto. A Bergamo, si muove nel caos indescrivibile dell’area di rigore dopo il calcio d’angolo, stacca di testa sul traversone di Zielinski, sembra sospeso nell’aria, come in un terzo tempo, del quale offre il replay con l’Udinese, affinché non si abbia il sospetto che sia stato un caso. C’è un catalogo talmente vario e vasto che ci si può perdere, anzi, ci si perde. Osimhen segna costruendo dal basso con la Sampdoria, avvia l’azione nella propria metà campo e poi la va a chiudere sul cross di Mario Rui; e con la Juve, invece, la sua prima doppietta in elevazione, in cui combina la sua fisicità al tempismo, che riproduce a Salerno, quando adagia comodamente in porta il pallone rimbalzato sul palo dopo la conclusione di Elmas.

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Fonte: CdS

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