Romano: “Fossi in Osimhen resterei a Napoli per vincere”

Le parole dell'ex giocatore del Napoli

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Francesco Romano è intervenuto nel corso della trasmissione Legends-Ci vediamo a Napoli, in onda tutti i giovedì sera su Canale 8 e Napflix: “Napoli? Nacque tutto all’improvviso, ricordo la partenza di Pecci che per me era un punto di riferimento nel ruolo in Italia. Ricordo che oltre a me si parlava di Barbas, Maradona spingeva più per lui ma probabilmente scelsero me perché forse costavo meno. Fu una scelta azzeccata. Osimhen farà almeno un 20-25 gol, non andrà via per meno di 120-130 milioni. Lobotka? Caratteristiche diverse ma la posizione è quella, abbiamo qualcosa in comune. Mi piace molto come giocatore. Nella gara con la Roma Le difficoltà sono state evidenti, come però era evidente anche il fatto che in questo Napoli siano tutti protagonisti. Il Napoli non è composto solo da 11 giocatori, perché tutti sanno essere determinanti. Simeone crea tanta difficoltà ai difensori, l’errore di Smalling è evidente ma ci sono da rimarcare i movimenti di Zielinski e dell’attaccante. Anche la velocità di esecuzione è tra le sue caratteristiche migliori. Osimhen, rinnovo o addio? Chiaramente per avere maggior introiti la Premier League ha un richiamo particolare ma fossi in Osimhen avrei il pensiero di fare tanti anni a Napoli e capire cosa vuol dire vincere qui. Fossi in lui resterei a Napoli per vincere qui. Mario Rui ha sempre mostrato serietà e impegno, migliora giorno dopo giorno, è e resterà una risorsa per il Napoli. Rinnovi? Non penso che si saranno problemi, specie per Di Lorenzo o Lobotka. Resteranno a Napoli, hanno mostrato interesse nel prolungare. Bereszynski è stata un’operazione intelligente, anche per consentire a Zanoli di trovare costanza nella Sampdoria. L’operazione Bereszynski ha una logica immediata ma anche futura. Rinnovo Osimhen? Sarà tra i primi a essere presi in considerazione. Zielinski è nel pieno della maturità, sicuramente la sua è una situazione che verrà presa in esame ma penso che troveranno la soluzione. Careca è stato fenomenale, quando si parla di attaccanti penso di aver giocato con i più grandi di sempre e Antonio era tra questi. Maradona? Con lui ho poche foto. Non c’era bisogno di parlarsi, ci capivamo al volo. Giocavo con degli extraterrestri. In fase difensiva Careca, Diego e Giordano tornavano senza batter ciglio, loro erano la forza di quel Napoli lì e io ho giocato con loro. Le nostre vittorie sono state amplificate da questi giocatori. Aver vinto con Maradona e Careca è una cosa che va oltre, perciò noi viviamo di luce riflessa di questi giocatori che hanno fatto la storia del Napoli e non solo“.

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