Mimmo Carratelli – La volta che il Napoli aveva preso Vialli, sogno di Corrado Ferlaino

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Sulla riva doriana del Bisagno, al ristorante di Edilio Buscaglia non lontano da Marassi s’andava il giovedì sera per la festa dei sette nani quando Gianluca Vialli era Pisolo e Roberto Mancini faceva Cucciolo. Era la Samp di Paolo Mantovani, petroliere di origine romana giunto a Genova nel 1955 c he prese la società blucerchiata nel 1979 e fu il papà di una banda di allegri manigoldi che giocavano al calcio con gusto.
Vinsero lo scudetto nel 1991 con quell’inimitabile stregone di Vujadin Boskov di “meglio perdere una partita sei a zero che sei partite uno a zero”. G ianluca Vialli, accusato da Mancini di russare, sopportava le facezie del “gemello” perché in campo lo mandava in gol.
Ferlaino, dopo avere vinto lo scudetto, avrebbe voluto Vialli (23 anni) al fianco di Maradona e, con Giordano e Careca, sai che musica! C’era quasi riuscito. Amico di Mantovani, che soleva venire a Positano d’estate, l’Ingegnere l’ospitò sul suo yacht, “Double G”, navigando verso Li Galli.
Era un giorno di giugno del 1987. Mantovani era pronto a cedere Vialli per 15 miliardi. « I o ti do Vialli, ma tu mi daresti Maradona? » disse il petroliere. « M ai » rispose Ferlaino. Sullo yacht, i due presidenti firmarono il trasferimento del giocatore. Ma Vialli non volle staccarsi da Genova. « E allora strappai il contratto » ricorda Ferlaino che poi prese dalla Samp Luca Fusi per 5,8 miliardi e Renato Buso per 3,5. Fonte: CdS

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