La lotta al vertice – La duttilità di Rasapdori che può giocare alla Griezmann. De Ketelaere prima punta? Dipende dai gol

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Il Jack può diventare la carta vincente di Luciano Spalletti. E Giacomo Raspadori già ha fatto vedere di cosa è capace, giocando in diverse posizioni ma arrivando comunque in rete, seppur con percorsi diversi. La forza del classe 2000 sta nella testa: perché ha capito che in una big con spalletti e raspadoriobiettivi prestigiosi non si può giocare sempre, ma bisogna farsi trovare pronti quando l’allenatore ha bisogno. E non c’è dubbio che il rapporto con l’allenatore è molto intenso e stimolante per l’ex Sassuolo, ormai diventato un riferimento anche per la Nazionale di Roberto Mancini. Ed ecco che il toscano in amichevole lo ha anche reinventato mezzala e il test in Turchia ha dimostrato che anche da quella posizione, per l’intelligenza tattica dimostrata, il bolognese può essere un valore aggiunto. Lo stesso Spalletti non ha escluso per il suo pupillo una posizione “alla Griezmann” che, finale a parte, è risultata efficace per la Francia di Deschamps. E comunque da uno come il tecnico toscano ci sarà da aspettarsi altre variazioni tattiche interessanti. Un’altra sorta di jolly è il centrocampista Elmas, efficace anche in posizione più offensiva.

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Charles De Ketelaere avrà il suo spazio, Pioli dixit. Ecco, quello spazio potrebbe essere al centro dell’area di rigore, quanto meno nelle prime partite della ripresa di campionato. Con l’incognita mondiale sulla condizione di Giroud, Ibrahimovic ancora sulla via del recupero e Origi nuovamente fermato da un infortunio, a Pioli restano due opzioni per la maglia di prima punta: Rebic o, appunto, CDK. Come ha spiegato nell’intervista dell’altro giorno alla Gazzetta, il tecnico sceglierà in base alla tipologia di partite e all’avversaria: «Contro difese schierate a cinque, non dare riferimenti può essere una soluzione e Charles ha queste qualità». Qualità a cui però dovrà aggiungere la cattiveria in zona gol, finora non pervenuta: due tiri nello specchio in 18 presenze tra A e Champions fanno del giovane belga un giocatore allergico alla porta, è evidente che qualcosa dovrà cambiare. Nell’atteggiamento e nel modo di stare in campo. Pioli ci ha lavorato nel ritiro di Dubai, adesso tocca a De Ketelaere: se la scommessa sarà vinta, il Milan potrà passare a ritirare gol, creatività e un talento finalmente pronto per il decollo. Un montepremi per sbancare nel 2023. Fonte: Gazzetta

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