Prima amichevole conferma, il Napoli non si è arrugginito, né si è adagiato

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Il Napoli si sta allenando in Turchia in vista della ripresa di campionato prevista per il 4 gennaio, giorno in cui sfiderà l’Inter di Inzaghi. Ieri gli azzurri hanno giocato in amichevole contro l’Antalyaspor, gara vinta per 3-2, ma soprattutto dove si è vista una squadra che non si è mai fermata, nonostante la sosta per i Mondiali, come sottolinea il Corriere dello Sport. “In 15′, da Raspadori al sinistro di Politano, accompagnato in porta da un inguardabile Uysal, s’è capito tanto, quasi tutto, per esempio che il Napoli non si è arrugginito, né si è adagiato, e Spalletti – che non l’avrebbe consentito – ha potuto gustare qualcosa, pure un Ndombele nella ripresa elettrizzante con i suoi no look. Le amichevoli servono per comprendere, per analizzarsi, per innovare se possibile: il Napoli ha governato, ha controllato, ha sentito i muscoli, la gamba, ha colpito due pali (uno il «solito» Raspadori nel primo tempo; uno il «solito» Simeone nella ripresa), ha lasciato persino spazio alla difesa a tre per far divertire chiunque, soprattutto i giovani, però esaminandoli (il capitano della Primavera, Barba; e anche Marfella, Marchisano, Zedadka e Hysaj), ha retto al ritorno dell’Antalya (gol, bello di Memhedi), ha risistemato le distanze, pur avendo ormai mandato i titolari, e quel che restavano, sotto la doccia, ancora con Raspadori, illuminato da Ndombele; ha subìto una scossa, stavolta di Ozmert su punizione, e poi se n’è stato lì, ad assaporare il tepore di Antalya e pure un po’ quello della proprie risposte. A naso, sembra cambiato niente: però sussurrandolo con discrezione, amichevolmente”.

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