Hirving Lozano: “In questo gruppo ci sentiamo tutti importanti. Il rigore? Volevo calciarlo”

Il messicano entra in campo ed è una delle mosse decisive di mister Spalletti

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Entra e la cambia in una questione di minuti: gol e assist. Carpe diem. L’attimo fuggente del Chucky è un insieme di cose che, se vogliamo, hanno prodotto la decima vittoria consecutiva e soprattutto alimentato il sogno e il progetto-scudetto a una partita dalla sosta. Dalla lunga pausa per un Mondiale che anche lui andrà a giocare in Qatar. Con ordine, e dunque la prima scena del film messicano con l’Empoli: Osimhen si prende il rigore e lui invece si prende il pallone a cinque minuti dal suo ingresso in campo. A freddo, in fin dei conti, e tra l’altro al cospetto di uno specialista vero come Vicario: «Volevo calciarlo e tutti i compagni mi hanno detto: vai e tiralo!». E hanno fatto bene, considerando che da quel momento, cioè da quel gol in poi la partita è cambiata. Continua invece la grande stagione e la grande maratona della squadra. Una squadra vera: «Qui siamo tutti protagonisti». Già, ma questa volta nessuno si offenderà: ieri la copertina l’ha strappata Lozano.

 

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LA PRIMA VOLTA. E allora, la decima è del Chucky: è lui l’uomo della svolta. La sorpresa tirata fuori da una panchina che continua a risultare decisiva: nono gol in corsa, nessuno come il Napoli nei cinque campionati top d’Europa. «Ripeto, in questo gruppo abbiamo tutti un ruolo importante: Abbiamo fatto un buon lavoro a inizio stagione». E si vede, altroché. Addirittura ottimo, invece, è stato il lavoro di Hirving sulla fascia destra sin dal 19′ minuto della ripresa. Sin da quando ha messo piede in campo. A cominciare dal famoso rigore: «Lo volevo e quando i ragazzi mi hanno detto di andare sul dischetto mi ha fatto piacere». Prima esperienza per lui dagli undici metri con la maglia azzurra e soprattutto quinto rigorista diverso in questa stagione: una statistica unica nei soliti cinque campionati top d’Europa.

MONDIALE AZZURRO. Lozano, invece, è piuttosto abituato ai gol da subentrato: è la terza volta su tre in campionato (dopo Cremonese e Bologna). E ancora: da quando gioca con il Napoli è la seconda volta che gli capita di chiudere con una rete e un assist (la prima con la Samp, a dicembre 2020). Per altro davvero molto bello: grande azione a destra, Parisi nella ragnatela e pallone perfetto servito al centro dell’area per Zielinski. Che tra l’altro sarà un amico-avversario nella giornata d’esordio del suo Mondiale. Il Messico di Lozano contro la Polonia di Zielo: «Ne abbiamo parlato: che bella partita, speciale, anche perché Piotr è un bravissimo ragazzo. Sarà molto bello». Prima di tutto, però, bisogna concludere il ciclo con il Napoli: sabato si replica, ancora al Maradona, con l’Udinese. «Dobbiamo migliorare qualcosa, ma lavorando tutti i giorni così sono sicuro che le cose andranno bene». L’idea è che con i bianconeri di Sottil possa cominciare lui nel tridente d’attacco al posto di Politano. Da valutare le condizioni di Kvaratskhelia, anche ieri alle prese con una sessione di terapie per smaltire la lombalgia che l’ha costretto a saltare sia la trasferta di Bergamo con l’Atalanta sia la passerella con l’Empoli.

Fonte: CdS

 

 

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