Seconda categoria, ancora un episodio di violenza contro un arbitro

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Troppo spesso il gioco del calcio cessa di essere tale, trasformandosi in un ring a cielo aperto, e questo accade anche nelle categorie minori, come riporta oggi Il Mattino.

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L’ombra della violenza cala nuovamente sul calcio dilettantistico campano. E a farne le spese, ancora una volta, è un giovane arbitro, inseguito, insultato e minacciato durante la gara Sport Village Qualiano-Borbonia Felix. Incontro valevole per il campionato di Seconda Categoria, andato in scena sabato scorso allo stadio Santo Stefano di Qualiano.
MATCH SOSPESO
Il match va in archivio intorno al 30′ della ripresa, quando il direttore di gara, Antonio Sabatino da Calvizzano, decreta la conclusione anzitempo delle ostilità. Gli step successivi vedono protagonisti invece i carabinieri della locale stazione che, allertati proprio dall’arbitro, costretto a barricarsi negli spogliatoi, identificano e denunciano due tesserati del Borbonia Felix: un dirigente e il portiere. Poco prima, secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, l’arbitro Sabatino aveva convalidato un gol in sospetto fuorigioco ai padroni di casa. E da quel momento sarebbero volati insulti e minacce all’indirizzo del direttore di gara, poco più che 20enne, accompagnato allo stadio dai suoi genitori. Portiere e dirigente sono stati denunciati in stato di libertà.
Sport Village-Borbonia Felix termina con il risultato 3-2, ma nei prossimi giorni – con ogni probabilità – il giudice sportivo assegnerà il 3-0 a tavolino alla squadra di casa e punirà il Borbonia con squalifiche e, forse, con qualche punto di penalizzazione. «L’animosità e l’eccessivo agonismo – spiega Annino Picascia, presidente dello Sporting – sono tratti distintivi di queste categorie. A certe scene, purtroppo, siamo ormai abituati. La questione, ad ogni modo, va vista in un’ottica diversa: credo – aggiunge Picascia – che il Comitato regionale della Federazione, per le gare dei campionati di Prima, Seconda e Terza Categoria, debba prevedere, senza aggravi di spese per le società, la presenza di un commissario di campo. Una presenza di sostegno agli arbitri, di solito giovani e inesperti, per le vicende strettamente disciplinari. Quanto alla gara di sabato, devo dire che non ci sono stati screzi tra le due squadre. L’agonismo – aggiunge – non è mancato, ma ripeto: occorre fare di più per tutelare le squadre e gli arbitri».
LA DIFESA
Quel che accaduto in campo, e la conseguente ricostruzione dei carabinieri di Qualiano, è confutato invece dalla dirigenza del Borbonia Felix. In una nota, il club della «Toscanella» rispedisce al mittente ogni accusa e non ricorre a giri di parole per stigmatizzare l’operato del giovane Antonio Sabatino: «Abbiamo letto alcune ricostruzioni sui fatti accaduti sabato – si legge nel comunicato pubblicato sulla pagina Facebook del team -. Ognuno si crea la sua storia, screditando la nostra famiglia prima che società. I fatti, in realtà, sono andati diversamente – rincarano la dose i dirigenti della compagine napoletana -. Siamo arrivati al campo, senza essere ricevuti da nessun dirigente, ci hanno dato solo due palloni e a pochi minuti dall’inizio della gara. Quanto all’arbitro, le sue chiamate sono state al limite del fantascientifico: un rigore inesistente ai padroni di casa, falli clamorosi non visti e una partita sospesa per semplici proteste, non certo per aggressioni e violenze. Forse saranno cambiati i regolamenti, ma nessuna partita è stata mai sospesa per proteste e nessun arbitro si è mai barricato nello spogliatoio della squadra avversaria».
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