ESCLUSIVA – V. Morabito (ag. Fifa): “Il Napoli? Sarà un mercato low-cost. Sull’Italia c’è un aspetto che non mi è piaciuto”

L'agente Fifa tra mercato e il momento dell'Italia ai nostri microfoni

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Finito il campionato con la vittoria del Milan dello scudetto, è già tempo di mercato e le squadre cercano di rinforzare le rispettive rose. Nel frattempo si gioca la Nations League e si cerca di capire i problemi dell’Italia. Ilnapolionline.com ha toccato questi temi e non solo con l’agente Fifa Vincenzo Morabito.

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 Meno di un anno fa l’Italia vinse gli Europei, adesso invece diverse le problematiche. Secondo te da cosa sono dipese? “Quando fummo eliminati dalla Svezia, a livello mediatico ci furono critiche feroci verso Ventura e non ci fu pietà per lui. La seconda eliminazione dai mondiali, stavolta invece a livello di critiche sono state lievi e questo personalmente non me lo spiegare. Io credo che dopo aver vinto gli Europei, dove il c.t. Mancini ha avuto grandi meriti, si doveva essere tabula rasa, puntando sui giovani. Bisognava avere il coraggio di farlo, compreso nella finalissima contro l’Argentina. Invece si è sempre puntato sugli stessi calciatori degli Europei e i risultati sono stati molto negativi”.

Molti lo avrebbero fatto il cambio già dopo aver vinto gli Europei, anche tu sei dello stesso avviso? “Sì, assolutamente. Secondo me, come ho detto prima, bisognava già costruire la squadra con i giovani, per staccare il pass ai Mondiali in Qatar. L’altra sera è stata una sconfitta davvero pesante contro l’Argentina. Con tutto rispetto per i sudamericani, ma potevi schierare già l’altra sera a Wembley una formazione diversa, probabilmente non avresti perso per 0-3. Invece non solo nel punteggio, ne potevi prendere di più, ma anche nella prestazione, è stata una partita davvero molto brutta. Lo ripeto a livello mediatico, tra Mancini e Ventura c’è stata una disparità di giudizio”.

Da addetto ai lavori come giudichi la questione dei giocatori a scadenza? “Paradossalmente i giocatori a scadenza di contratto, ti costano di più di quando vengono acquistati attraverso i cartellini. C’è non solo l’ingaggio da dare al calciatore, ma anche le rispettive commissioni da dare ai vari agenti. Il tutto nacque da Donnarumma, dove Mino Raiola, con tutto il rispetto, non gli fece un favore, con il trasferimento al Psg. Il ragazzo a mio avviso, se fosse rimasto al Milan, avrebbe vinto lo scudetto. Il club rossonero però con l’acquisto di Maignin ha fatto un grande affare con ottime prestazioni. La vicenda di Sabatini alla Salernitana, dimostra quando il presidente Iervolino, sia una luce in questo mondo del calcio. Anche in questo caso c’entrano le commissioni, per il rinnovo di Coulibaly al club granata. In sintesi, la mia sensazione è che prima o poi si tornerà alla normalità, altrimenti non si spiega tutti questi giocatori persi a parametro zero negli ultimi due anni”.

Parlando del mercato del Napoli, tu da esperto del settore, cosa ci dobbiamo aspettare, compreso la questione dei portieri? “Si preannuncia un mercato low cost, visto anche il probabile arrivo di Ostigard. L’ex del Genoa come quarto difensore, costerebbe poco, da quello che si legge in giro. Per il resto c’è da capire se dovessero arrivare le offerte da 80/90 milioni per Osimhen e chi eventualmente lo sostituirebbe. Senza dimenticare la questione dei rinnovi, dove non sono facili da risolvere, soprattutto Mertens e Koulibaly. Spalletti ha fatto un ottimo lavoro, ma come tu sai Napoli è una piazza molto esigente. La questione portieri? A mia sensazione, che alla fine rinnoverà Meret rispetto ad Ospina. L’estremo difensore colombiano dovesse restare invece, sarebbe difficile una riconferma del ragazzo friulano. Vediamo come andrà a finire, ma non è da escludere una mini rifondazione dopo l’aver tenuto tanti anni gli stessi calciatori”.

Infine ti vorrei chiedere del settore giovanile, dove noi come sito ne parliamo tutti i giorni. Cosa ne pensi della vittoria dello scudetto dell’Inter e del lavoro di Chivu? “A mio avviso credo che quando si parla del settore giovanile, è giusto parlare dei successi, ma anche di altro. Sono contento del risultato ottenuto da Chivu, dove ha dimostrato di saperci fare, ma bisognerà vedere se molti ragazzi nerazzurri faranno parte della prima squadra. Vedi ad esempio la Roma, dove il lavoro del club e dello scouting del vivaio ha fatto sì che molti ragazzi giocassero con la prima squadra. Meno si può dire della Lazio, soprattutto nelle ultime stagioni e ancora di più il Napoli. In Campania c’è davvero un serbatoio di giovani validissimi, ma purtroppo non si investe nelle strutture e non solo, perciò i risultati non sono arrivati, nonostante l’ottimo lavoro di Grava. Bisogna davvero credere nei settori giovanili e portare quanti più ragazzi in prima squadra, solo così si potrà fare il tanto agognato passo in avanti”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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