M. Ambrosini: “Il Napoli è costruito per giocare bene, il Milan deve sfruttare le occasioni”

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Dagli scudetti (4) alle Champions (2): tra la fine degli anni 90 e il primo decennio degli anni 2000 Massimo Ambrosini ha vinto tutto con la maglia del Milan. Da quando ha smesso con il calcio giocato si è dedicato alla tv, e oggi è uno dei volti e delle voci di punta di Dazn.
Come arrivano Napoli e Milan alla sfida? «Consapevoli di essere in un momento decisivo della stagione. Il Napoli ha l’entusiasmo per gli ultimi risultati e la consapevolezza di poter rimanere attaccato alla vetta. Peraltro ha recuperato giocatori importanti».
E il Milan? «Ha la convinzione del proprio gioco e vuole rimanere al vertice fino alla fine».
Quali saranno le chiavi della partita? «Il Napoli è costruito per giocare bene, lo fa sempre e spesso vi riesce: palleggia in mezzo al campo e cerca di liberare l’uomo alle spalle dei centrocampisti. Il Milan deve cercare di sfruttare le occasioni a campo aperto perché il Napoli concede qualcosa in ripartenza. Entrambe le squadre devono avere lucidità nelle scelte in fase conclusiva».
È una sfida decisiva per lo scudetto? «Non del tutto, o almeno non per i punti in classifica perché mancano ancora molte partite. Gli scontri diretti sono utili a dare consapevolezza. Il Milan viene da un periodo delicato. Il Napoli, invece, potrebbe evidenziare la candidatura per il titolo anche perché grazie al gioco che propone merita la posizione che occupa».
Le parole di Spalletti dopo la vittoria contro la Lazio che effetto le hanno fatto? «Lui vuole fare prendere consapevolezza alla squadra. Prima di arrivare a Napoli conosceva le qualità tecniche dei ragazzi, ora ne ha scoperto quelle morali. Ha visto che sanno resistere alle difficoltà e per questo sta provando a inculcare in loro la volontà, che è una qualità fondamentale per arrivare a una vittoria. Ha creato empatia con lo spogliatoio e l’ambiente, ora sta provando a responsabilizzare la squadra».
Al momento del cambio contro il Barcellona il Maradona ha fischiato Insigne: come sarà accolto dopo la bella prova con la Lazio? «Sono sicuro che i tifosi si renderanno conto dell’occasione che il Napoli ha adesso. Ecco perché a Lorenzo verrà riservato lo stesso trattamento del resto della squadra: incitamento. L’obiettivo finale non giustifica distrazioni».
Il Milan non sta attraversando un buon momento: come mai? «Ci sono meno brillantezza e finalizzazione. Ha perso linee di gioco e prodotto meno rispetto al passato. Le idee sono sempre buone e infatti penso che anche a Napoli non si snaturerà, anzi proverà a giocare la partita».
In questa ottica di smarrimento offensivo, quanto manca Ibra? «In termini di concretezza manca tanto. Soprattutto come alternativa a Giroud che ha determinato il derby e invertito la stagione del Milan, ma ora sta accusando un po’ di stanchezza. E non ci dimentichiamo che al Milan è mancato e sta mancando anche Rebic».
La sfida dei centrocampisti, lei come la vede? «Lobotka e Fabian si completano perché lo slovacco inizia bene l’azione, ha personalità e consente allo spagnolo di fare quasi la mezzala. Rispetto alla coppia dei centrocampisti del Milan, poi, Fabian ha più gol nelle gambe. Bennacer e Tonali hanno più dinamismo e coprono più campo, ma dal punto di vista tecnico e qualitativo ha qualcosa in meno. Come spirito Bennacer, anche nel derby, ha fatto vedere di essere in netta crescita».
Ma si aspettava questa crescita così rapida di Lobotka? «È la grande vittoria di Spalletti. Senza Anguissa la bravura di Luciano è stata quella di ridisegnare la squadra con le caratteristiche di Lobotka. Ha liberato Fabian e la sua crescita ha consentito di non risentire delle assenze. Ha aggiunto nuove linee di gioco preziosissime».

 

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B. Majorano (Il Mattino)

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