Tre fiori secchi – “La tomba di Maradona abbandonata già”

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Diventato oggetto di culto dove è stato più amato – in Argentina e a Napoli – dopo la sua morte, Maradona sarebbe stato dimenticato dai suoi familiari. «Tre fiori secchi accanto alla sua tomba». La foto scattata, con questo commento, nel cimitero di Bella Vista a Buenos Aires da Cora Gamarnik, fan del Pibe e docente di scienze sociali presso l’Università della capitale argentina, fa discutere sui social. La professoressa si era recata sulla tomba, a cui potrebbero accedere soltanto i familiari secondo quanto disposto dopo la sepoltura del 26 novembre 2020, per posare una farfalla di ceramica. E ha trovato quel quadro desolante, in contrapposizione con i murales e le bandiere che si trovano sui muri del quartiere del cimitero di Buenos Aires.La dottoressa Gamarnik ha chiarito che non intendeva sollevare un caso, né lanciare accuse ai familiari. «Mi ero recata al cimitero per un omaggio e peraltro nessuno mi aveva fermato». I Maradona, e non dalla scomparsa di Diego, sono divisi, per non parlare dei rapporti tra i figli e gli ultimi rappresentanti del Campione, l’avvocato argentino Matias Morla e l’imprenditore italiano Stefano Ceci, che in questi giorni è a Napoli per definire alcuni nuovi contratti col marchio del Pibe. Restano aperte tre questioni: il riconoscimento di altri due figli, l’eredità e l’inchiesta sulla morte del 25 novembre 2020. I figli riconosciuti sono cinque (Dalma, Gianinna, Diego Jr, Jana e Diego Fernando) ma è in via di definizione l’accertamento della presunta paternità di Eugenia Laprovittola Magalì Gil, due donne argentine che sostengono di essere figlie del Campione. Il discorso dell’eredità, a 14 mesi dalla scomparsa di Maradona, non si è sbloccato e non solo per queste due cause: non risulta che l’avvocato Morla abbia messo a disposizione degli eredi tutti i beni – dai conti correnti alle proprietà – di cui Maradona disponeva. A seguire la questione dell’eredità è l’avvocato Sebastian Baglietto, marito della manager Gabi Galaretto, agente di Dalma Maradona, che con i suoi legali ha presentato più esposti contro Morla e Ceci per la gestione dei contratti del padre dopo il suo decesso. Secondo voci raccolte in Argentina, lo scenario potrebbe cambiare nelle prossime ore con un accordo che Dalma e sua sorella Gianinna vorrebbero sottoscrivere con Morla e Ceci per la gestione dei contratti.  Infine, l’inchiesta sulla morte di Diego. Ci sono otto indagati per omicidio con dolo eventuale, pena che in Argentina è punita con la reclusione da 8 a 25 anni. I magistrati della Procura di San Isidro, dopo l’interrogatorio dell’ultimo indagato (il medico sportivo Pedro di Spagna) avvenuto in dicembre, non hanno effettuato altri atti ma entro febbraio dovrebbero chiedere i rinvii a giudizio degli indagati – medici ed infermieri che avrebbero dovuto assistere Diego dopo l’operazione al cervello – per avviare un processo che si prevede lungo e complesso, anzitutto per le eccezioni che verranno sollevate dai periti di parte. F. De Luca (Il Mattino)

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