Fedele, dirigente: “Toronto? Se fossi Insigne io andrei a nuoto lì”

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Su Radio Marte, è intervenuto Enrico Fedele, dirigente, ecco le sue parole: “Insigne? Non bisogna disperarsi se dovesse accettare il Canada. Non esiste più il calcio di una volta, ogni giocatore rappresenta una propria azienda, quindi giusto capitalizzi ciò che gli venga offerto. D’Amico è fuor dubbio che abbia rapporti ottimali per via del precedente di Giovinco. Ma le trattative quando sono così importanti non si dicono, se invece si spiattellano perché lo si fa? Se fosse una trattativa quasi al 100% completa perché è ancora qui. Se fossi Insigne io andrei a nuoto lì. Le reazioni del tifo contro Insigne? Come un amante tradito. Anche Paolo Cannavaro e Taglialatela subirono lo stesso trattamento. Credo che il napoletano voglia che il calciatore partenopeo abbia un cordone ombelicale che non si recide. Però il calcio è cambiato in tutto: ci sono il VAR, il gol-non gol, le 5 sostituzioni. Purtroppo ci sono ancora romantici, come me, che hanno vissuto un certo calcio e ringraziano Dio. Ma bisogna adeguarsi. Se perdi contro Empoli o Spezia è la fine del mondo, nessuno dei giocatori di quelle squadre giocherebbe nel Napoli attuale”.

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